martedì 25 marzo 2008

Morire a vent'anni

La tragedia di Mattia, giovane Castellanzese morto nelle prime ore del giorno di Pasqua durante un rave party vicino a Segrate, mi colpisce profondamente e vorrei esprimere in qualche modo la partecipazione al dramma dei suoi cari.

Ma non è facile .... Ci provo.

Tra tante cose che ho letto condivido le parole del Sindaco Farisoglio che si interroga: "dove abbiamo sbagliato con i giovani?".

Mi resta solo una speranza: che al centro delle scelte di chi amministra questo territorio ci sia sempre il pensiero dei nostri ragazzi; solo una coesione sociale ancor più forte può renderli meno facili vittime di un mondo in cui camminiamo sempre sull'orlo dell'abisso e un momento di debolezza viene pagato con la vita.


Celso58

martedì 18 marzo 2008

La realtà di comodo costruita sulle parole

Ci sono parole, o frasi che, ignorate per anni, improvvisamente vengono ripescate in occasione di un fatto di attualità e da quel momento diventano veri e propri tormentoni, al punto da trovarle usate ovunque, spesso a sproposito, quasi si volesse far recuperare loro il tempo perso.

Così, anni fa in occasione di piogge torrenziali in Valtellina, lo straripamento di un fiume è andato in letargo in favore del più moderno ed elegante esondazione. Magari in pochi sapevano bene cosa volesse dire, ma probabilmente suonava bene. E dava un tono sapiente a chi lo pronunciava.

Strada facendo, in tempi recenti si è arrivati a due anni di governo dove qualsiasi problema ha reso indispensabile l'avvio di un confronto con la relativa apertura di un tavolo. Per la gioia dei mobilieri italiani che non sono riusciti a stare dietro a questa crescita inarrestabile nell'utilizzo dei tavoli. Quanto ai risultati, meglio lasciar perdere.

Così, tra una moratoria e un fantomatico tesoretto, oggi va di moda ribadire all'ossessione che le famiglie italiane non arrivano a fine mese. Dietro ai risvolti all'apparenza inquietanti di tali affermazioni dal vago sapore di sterminio, dovrebbero celarsi in realtà difficoltà economiche (che allora si potrebbero chiamare con il loro nome).

A parte il giro di parole per atterrare sull'argomento, è proprio questo che porta a fare qualche riflessione. Stando, o nonostante (dipende dai punti di vista), le statistiche, sembra effettivamente difficile negare che in media il potere d'acquisto negli ultimi tempi sia in calo. Quello che però non sembra essere in calo è il desiderio di acquisto, soprattutto inutile. Cioè, a parte le situazioni di reale indigenza, molto spesso il 'non arrivare alla fine del mese' sembra più un pretesto per continuare comunque ad agire di testa propria e non dover cambiare abitudini nell'interesse collettivo, piuttosto che un disagio reale. E' quello che viene da credere ogni volta che si mette piede in un centro commerciale: sempre affollati in tutte le ore e in tutti i giorni (domenice di sole comprese) da persone con carrelli perlopiù pieni di qualsiasi alimento, soprattutto non indispensabile. Viene il sospetto che con il 'non arrivare alla fine del mese' tanti intendano il non riuscire a consumare tutte le provviste acquistate.

D'altro canto, nella maggior parte dei casi, le opportrunità di risparmi consistenti vengono ignorate o addirittura considerate svilenti. L'esempio più lampante, quei luoghi chiamati discount che non sono come ritengono in tanti i 'supermercati dei poveri' (anche perchè i poveri difficilmente possono permettersi un supermercato, uno qualunque), ma posti dove non pochi sotengono che una certa attenzione sia possibile fare buona parte della spesa spendendo cifre ragionevoli per prodotti che non hanno niente da invidiare ai marchi più famoosi. E, soprattutto, senza pagare la pubblicità. Se poi a uno piace seguire la pubblicità, che paghi senza lamentarsi.

Senza entrare nel paradosso tutto italiano delle acque minerali, un altro esempio significativo ha anche riscontri interessanti sulla Valle Olona.

Da qualche tempo, anche da queste parti (per la precisione a Gorla Maggiore, a Busto Arsizio, a Castiglione Olona e a Vedano Olona) si trovano fattorie che aderiscono all'iniziativa "Il mio latte appena munto". Si tratta della possibilità di acquistare il latte crudo (come la natura l'ha fatto) direttamente in fattoria, dal produttore, a un prezzo decisamente conveniente (un euro al litro). Certo è addirittura necessario recarsi sul posto, portarsi una bottiglia da casa e perfino riempirla da soli. Ma in compenso si risparmia non solo sul portafoglio, ma anche sul trasporto del latte, sulla lavorazione, sull'ulteriore trasporto e sull'imballaggio. Tutti fattori che nella loro semplicità danno un contributo importante a difendere il nostro ambiente, quello di tutti.
E chi non fosse interessato a scoprire il vero sapore del latte senza l'aggiunta di sostanze ignote, o continuasse a ritenere di non essere coinvolto nelle problematiche legate all'inquinamento, può sempre puntare sul fatto di risparmiare un buon 20% sul prezzo di vendita. Magari da accantonare per l'acquisto del prossimo SUV.

Geppe

mercoledì 12 marzo 2008

Tentazioni

....tentazione a cui non si rinuncia... fare il "trucco" alla foto sulla prima pagina della Settimana Enigmistica ormai è un rito consolidato da tempo...

La matita sembra sia ferro attratto da quell'immaginetta calamitata e non me ne lascio scappare una ...son state truccate tutte quelle che mi son passate tra le mani.

La tentazione deve esser contagiosa, la settimana scorsa ho trovato già "truccato" Tom Selleck...accidenti!!

Avrei comunque fatto sicuramente meglio io, scarabocchiando le orecchie a punta tipo Star Trek, le corna tipo diavolo e la scritta Giocondo sulla fronte

Il prossimo numero verrà " truccato" subito... appena fatto l'acquisto, non me lo faccio scappare ...

Cosa c'entra sta cosa con il blog della Valle Olona? Ve lo dico subito.

Anche nella nostra Valle vivono dei "fuori di zucca" .

Ago

martedì 11 marzo 2008

un PGT a "crescita zero"






Traggo spunto da questo video sulla lotta al cosiddetto emendemaento "ammazzaparchi", di cui consiglio la visione a tutti gli appassionati del territorio, per una riflessione che riguarda anche Castellanza, la città in cui vivo, ma penso a tutta la Valle Olona, all'Altomilanese e alla regione Lombardia, uno dei territori piu' densamente abitati e inquinati dell'Europa.

Il mio sogno e' che i piani regolatori, i cosiddetti PGT, dei nostri Comuni che dovranno essere approvati nei prossimi mesi (entro fine 2008) abbiano un comune denominatore e cioe' la 'crescita zero'.

Sogno che si pianifichi di non rubare piu' spazio al poco verde che abbiamo, che si dia come unica possibilità di modificare l'urbanistica del territorio il recupero delle aree abitative e industriali dismesse.
Ho negli occhi l'esempio di Castellanza, piena di aree dismesse e fatiscenti dove si ruba l'ultimo fazzoletto verde per costruire della case popolari quando tante altre alternative avrebbero potuto essere prese in considerazione. Cito ad esempio la lotta del
"comitato difendiamo l'area della Madonnina" che è stato bollato dai soliti politici navigati come una iniziativa mirata dei soliti nemici politici ma cela in realtà un ben diverso malessere.


Celso58


sabato 8 marzo 2008

Non rovinateci il Palio!

Stanno rovinando il palio: vogliono toglierci i giochi più legati alla tradizione del Palio della Valle Olona!

Il fatto non è tagliare i legami con il passato. E' che in questi anni di globalizzazione forse far vedere ai nostri nipoti come si divertivano i nostri nonni potrebbe aiutarli a divertirsi con poco, tirando una fune in compagnia o scalare una cuccagna per vincere un'ambita porchetta.

Ma non sopporto che per organizzare un palio si organizzino decine di serate (nottate) per costruire assieme alle persone che poi fanno la fatica di convincere gli atleti e poi, cosa fanno i piani alti del palazzo? Decidono loro il dafarsi lasciando i Capitani (illusi di decidere il destino del palio) come dei pupazzi che devono giustificare ai loro "paesani" perchè il loro gioco preferito lo hanno soppresso.
Allora, cari palazzari se i paesi devono "sbattersi" per organizzare un Palio che piaccia ai loro atleti lasciate scegliere a loro (basterebbe che ogni paese decidesse un gioco).



Omar

venerdì 7 marzo 2008

Il progetto della centrale va in fumo

Tanto rumore per nulla, verrebbe da pensare leggendo il comunicato del Comune di Castellanza che informa come "la società B.E.C., d’intesa anche con l'Amministrazioni di Olgiate Olona, concorda di sospendere la procedura di autorizzazione relativa al progetto per la costruzione e l’esercizio di un nuovo impianto per la produzione di energia".

Dopo tante discussioni quindi, per ora il progetto tanto contestato viene messo nel cassetto. Già vedo esultare diverse persone (primo tra tutti sicuramente Celso) pronte a cantare vittoria e, su questo non ho dubbi, a strumentalizzare l'intera situazione presentandola come importante successo politico.
Da quanto ho avuto modo di conoscere seguendo la vicenda prevalentemente da osservatore, ci sono invece alcune cose che meritano una riflessione. Prima di tutto, come capita raramente in situazioni del genere, i Sindaci delle città coinvolte, non si sono arroccati su posizioni inattaccabili, ma viceversa sono risultati aperti al confronto, senza tuttavia rinunciare a manifestare le loro perplessità e senza nascondere un parere di fondo sostanzialmente contrario. Un esempio che sarebbe utile si ripetesse più di frequente.

Al tempo stesso, i cittadini questa volta hanno partecipato in misura maggiore a tutte le fasi del dibattito, senza cadute di stile e rivendicazioni dal sapore puramente strumentale che hanno caratterizzato molte discussioni del recente passato (per esempio la questione della stazione FNM, il caso Palio a Castellanza), ma dimostrando prima di tutto di volerci capire di più.

E tutto questo nonostante non siano mancate cadute di stile tipiche di un certi dibattito politico, come ha dimostrato il cotta e risposta opposizione-Giunta delle ultime ore a Castellanza.

Il lato positivo della vicenda, quello che merita di essere ripreso in furuto, è che, nonostante tutto, da parte della popolazione sembra esistere un certo attaccamento alla propria terra, che non si è disposti ad accettare qualsiasi progetto di recupero alla cieca, ma che al tempo stesso si è disposti a valutare qualsiasi proposta.

Inutile negare d'altra parte che questioni come il fabbisogno energetico, l'inquinamneto e lo smaltimento dei rifiuti in qualche modo vanno affrontate, anche a costo di sacrifici e decisioni impopolari, ma da questa storia emerge la possibilità che in futuro nelle decisioni che contano i cittadini sappiano essere più partecipi e più determinanti.
Geppe

martedì 4 marzo 2008

E' tempo di Palio in Valle Olona

Heilà!!!! Buondì a tutti!!!!!! Eccomi!!!! Susate l'assenza, ma tra esami e tesi il tempo si riduce sempre di più.

Allora, ci siamo, ormai si può dire che in quasi tutti i paesi è partita l'organizzazione del Palio della Valle Olona.
Voi avete mai partecipato a un'edizione del Palio come pubblico, come concorrenti, ecc.?
Io credo che sia una manifestazione da non sottovalutare, anzi che deve crescere sempre di più, in modo da far conoscere la Valle a molte più persone.

E' bello trovarsi con gli altri paesi, anche se sono uno contro l'altro, è un momento di unione della Valle se così possimo definirlo.

Dato che qualcuno di voi avrà capito quanto mi sta a cuore questo argomento, avrei un'indagine da porre a tutti coloro che leggono, scrivono commenti, e fanno parte di questo Blog.
Dunque le mie domande sono:
  • quanti di voi conoscono, anche solo per sentito dire, il Palio della Valle Olona?
  • E chi sa esattamente cos'è e in cosa consiste?

Vi prego di rispondere numerosi [votate direttamente nel sondaggio, inserite un commento a questo post, inviate una mail a informazioni@valleolona.com, oppure andate alla pagina contatti], perchè mi servono dei dati da inserire nella tesi in merito, alla conoscenza del Palio.

Beh, un saluto a tutti.

Lucia