mercoledì 16 febbraio 2011

Chi prima arriva, si porta a casa il Wi-Fi


Per i meno giovani, forse l'argomento non è dei più importanti, ma per chi con Internet ci è cresciuto, la possibilità di avere una connessione alla Rete con la massima flessibilità è un elemento importante.

In particolare, grazie al fatto che da poco tempo anche in Italia la normativa in questo ambito è finalmente diventata più flessibile, un punto di accesso Wi-Fi (la connessione senza fili a Internet da computer portatili o smartphone) è un servizio particolarmente apprezzato, tanto è vero che sono diversi gli esercizi pubblici a offire ai propri clienti questo servizio gratuito.

In numerose città europee, quello che viene definito un hot-spot pubblico e gratuito è ormai un'abitudine e anche in Italia la situazione sta rapidamente evolvendo.

Anche se non eccessiva, la realizzazione di una rete di hot-spot rappresenta però comunque una spesa e al momento è difficile ipotizzare un'attenzione di Comuni, soprattutto piccoli, verso questo tipo di investimento. Qualche cosa dalle parti di Gorla Maggiore e Gorla Minore in realtà si sta muovendo, ma sempre a livello locale e in ambiti circoscritti.

Per le Amministrazioni più attente però, si prospetta un'occasione interessante di fare una gran bella figura. La redazione di Wired, insieme al wireless service provider Unidata e ai Green Geek, un gruppo milanese impegnato nella diffusione del Wi-Fi gratuito, dopo una prima esperienza positiva nel centro di Milano, è pronta a rilanciare.

Il gruppo ha infatti intenzione di portare il Wi-Fi gratuito per tutto il 2011 in 150 piazze italiane. Un modo moderno per celebrare anche la storia; non a caso la cifra di piazze selezionate sarà uguale agli anni dell’Italia.

L'aspetto interessante della vicenda è che le piazze saranno scelte sulla base delle richieste pervenute direttamente dai Sindaci. Casomai qualcuno fosse interessato, può chiedere informazioni all'indirizzo di posta elettornica. info@wired.it, ma possibilmente dimostrando maggiore reattività rispetto ai più recenti bandi regionali.

L'unico dubbio che sembra lecito avanzare è la modalità di fruizione del servizio a partire dal 2012. Dal testo emerge infatti la prospettiva di un abbonamento, ma almeno chiedere informazioni dovrebbe costare poca fatica.

Geppe

1 commento:

Giuseppe Goglio ha detto...

Come ci tiene a precisare Fabrizio Caprioli, Sindaco di Gorla Maggiore nonchè assiduo lettore di Wired, il proprio paese ha già provveduto da tempo a contattare Gwifi e candidarsi all'installazione degli hot spot.
Un buon esempio di come ottenere risultati anche solo con un po' di buona volontà