giovedì 24 dicembre 2009

Tanti protagonisti per un anno a tutta MTB


L'impegno, la dedizione e la passione di un gruppo di ragazzi della Valle Olona, ha visto all’inizio del 2009 la nascita dell’Associazione Sportiva Emissioni Zero e di una stagione molto importante. Grazie alla collaborazione di tutto lo Staff, sono stati organizzati cinque appuntamenti rivolti alla promozione del mountain biking attraverso le escursioni, demo di bike trial e session street di dirt jump e BMX, trasmettendo la passione per questo sport anche ai piu piccoli attraverso il “Kids Camp”, percorso in legno a ostacoli artificiali, progettato e interamente costruito dallo Staff.

L’ultimo di questi ha visto la presenza di 50 partecipanti all’escursione del mattino, una sorpresa e un successo inaspettato anche da parte degli organizzatori stessi.
Ma l’Associazione Sportiva non si è fermata alla promozione sportiva solo praticandola, organizzando quindi anche corsi di formazione in collaborazione con la UISP, attività ludico-ricreative rivolte anche ai soci non sportivi, partecipazione a fiere ed eventi con il proprio gazebo, trasmettendo il proprio “pensiero” anche ad altri appassionati sul territorio nazionale, che hanno poi dato vita a due sedi territoriali rispettivamente nella Città di Verona e sull’Appenino Modenese, e piu precisamente a Lama Mocogno sul Monte Cantiere.

Con il marchio registrato Insubria Bike Festival, sono stati inoltre prodotti i completi tecnici in collaborazione con il Maglificio Sportivo Marcello Bergamo.
L’Insubria Bike Festival 2009, appuntamento di punta di questa ASD, ha portato a Castiglione Olona il 13 e 14 Giugno il 1° Washhouses Ring Dirt Contest, contest di dirt jump organizzato in collaborazione con la Dirt Bang Crew di Torino. Il contest ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di rider provenienti da tutto il Nord Italia e Luca Masserini della rivista Tutto Mountain Bike a fare da speaker e da giudice dell’evento; lo svolgimento del contest è stato possibile soprattutto grazie al supporto delle Aziende quali Gravity, Selle San Marco, B Side Saronno, Caffèmatic e Frontocean, che hanno messo a disposizione i premi. Durante i due giorni di svolgimento dell’appuntamento si sono svolte anche delle escursioni in mountain bike lungo i sentieri del Parco PLIS del Rile Tenore Olona e del Parco del Campo dei Fiori.

In vista della fine dell’anno e con le festività natalizie alle porte, con il presente comunicato voglio ringraziare personalmente tutti i Soci di ASD Emissioni Zero e coloro che hanno partecipato nelle nostre attività, le aziende del settore ed extra settore che hanno supportato i nostri eventi, la stampa del settore ed extra settore che ci ha seguito e che ha pubblicato i nostri comunicati stampa e il materiale inviato, le Associazioni ed i professionisti a vario titolo che si sono “imbarcati” in questa avventura insieme a noi dandoci il proprio supporto e mettendo la loro professionalità al nostro servizio, tutti coloro che ci seguono attraverso le nostre newsletter e attraverso i nostri profili web attivi sui maggiori social network, nelle fan page, nei forum e nei blog dove inseriamo le nostre attività e i nostri appuntamenti
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Ma soprattutto vorrei ringraziare:
  • Il mio Staff: Lucia De Sario, Roberto Gussoni, Maurizio Ciolli, Emanuela Belluco, Cristian Croci, Mario Cucinotta, Luca Cigardi, Ivan Bonfanti, Matteo Pasquali, Marco Carradore e la piccola Lara, sempre presenti.
  • Le aziende che hanno supportato e sponsorizzato le nostre attività: FSA, Gravity, Vans, Pro Tec, Selle San Marco, Frontocean, Tomasini Covers, Vulcarapid, Nuova Italimballi Srl, Kapuziner Platz, Maglificio Sportivo Marcello Bergamo, Azienda Agricola “la Rondine” Lonate Ceppino, Caffèmatic, Bikestyle, B Side Saronno, Strigops Grafica Web e Design
  • Gli organi di stampa partner: www.valleolona.com , www.ciclonews.it e www.mtbpassion.it
  • Le riviste specializzate di settore quali Tutto Mountain Bike, MTB Action, MTB World e MTB Magazine per averci dedicato degli spazi e dei redazionali, ma anche tutti gli organi di stampa, on-line e non, che hanno pubblicato le nostre news ed i nostri comunicati. - Gli eventi che ci hanno ospitato: Urban Raid 2009, Town Hill 2009, Funky Day 2009, 2° Sport Avventura Day, Mexpo 2009, Country Bike Lonate Ceppino, Notte Bianca Saronno
  • Coloro che hanno messo la loro professione a nostra disposizione: Paolo Limiti, Elena Castiglioni e Giorgio De Candia, Gaetano Del Forno
  • Le associazioni e le società sportive: Associazione Amici della Ferrovia della Valmorea, Immagina, Falchi Blu, Mystic freeride, Dirt Bang Crew, Pro Loco di Gornate Olona e Lonate Ceppino.

Il mio ringraziamento personale va anche a tutte gli Enti e alle Amministrazioni che hanno patrocinato, e in alcuni casi contribuito, lo svolgimento dei nostri appuntamenti: Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comune di Castiglione Olona, Comune di Lonate Ceppino, Comune di Busto Arsizio.


Grazie di cuore, buone feste, buona fine e buon principio, nella speranza che il 2010 sia un’anno proficuo per tutti noi e che ci porti molta soddisfazione…e se ho dimenticato qualcuno, non me ne vogliate.


Keep it Real


Marco

martedì 22 dicembre 2009

La Valle Olona vista dal casco di Emissioni Zero

Più che tante parole, a volte per dimostrare il proprio punto di vista tornano utili le immagini. Meglio ancora, quando le immagini prendono vita a vanno a comprre un filmato capace di catturare e manteenere l'attenzione dello spettatore.

Questo è quanto ha saputo realizzare ASD Emissioni Zero, prima di tutto per promuovere la propria attività in prospettiva del tesseramento per l'anno 2010, ma anche per offrire un saggio delle bellezze naturalistiche e delle potenzialità della Valle Olona guardata dal punto di vista un po' traballante, ma affascinante, della mountain bike.


mercoledì 9 dicembre 2009

Una scarpa tuttofare a misura di biker


"BMX racing is one of the sports that helped build Vans into a household name in the late 70’s and throughout the 80’s. With the natural progression of BMX racing and now downhill mountain bike
racing requiring specific footwear, it became apparent not everyone can pull holeshots or win a downhill race on a pair of skate shoes anymore.
We decided to design a shoe that would meet the demands for BMX racing and mountain biking, not only in function, but with style as well".
Inizia così il comunicato stampa di Vans per descrivere ciò che secondo noi è limitativo chiamare semplicemente scarpa.

La Vans Warner, che abbiamo messo alla prova in questo mese e mezzo (per piu di 300 km di sentieri), non è semplicemente, opinione personale, una scarpa per il mountain biking, ma la Scarpa con la S, considerato anche il fatto che tra le aziende del settore (Action Sport), Vans è l’unica che si è messa in gioco, studiando in collaborazione con i migliori rider BMX e MTB una scarpa che non sia la solita scarpa da agonismo o escursionismo presente in tutti i negozi del settore, come d'altronde dice il resto del comunicato stampa.

“You don’t have to look like you’re wearing slippers from the future or tap dance shoes anymore in order to get the performance that these sports demand. We’ve gathered the best riders in each discipline to help us develop and test our shoes to make sure they not only perform for the top of the podium, but also look stylish while getting you there.”

E dire che ci sono riusciti proprio bene!!! La Vans Warner SPD è un’evoluzione, se così la possiamo definire, della Gravel, scarpa sempre prodotta dalla casa californiana, ma che presentava qualche problemuccio e non era provvista degli SPD o sgancio rapido che dir si voglia. A vederla appena arrivata, dentro la scatola, sembra tozza e pesante (sarà per la pelle) e anche poco confortevole vista la rigidità della suola. Una volta presa in mano, si rimane stupiti dal peso della stessa, se la si paragona ad una scarpa per il ciclo-escursionismo, meglio ancora se con una scarpa per escursionismo in mountain bike (quindi una scarpa non race).

Qui torna in aiuto nuovamente il comunicato stampa dell’azienda: "The Warner is the first choice in style, comfort, and performance for SPD compatible shoes for today’s BMX racers and mountain bikers alike. The Warner utilizes our lightweight gum rubber Off the Wall tread pattern molded to our performance driven SPD compatible outsole".

Inoltre la suola Off the Wall, cosa che non si direbbe a vederla, consente anche di avere un ottima presa su quasi tutti i terreni dove siamo andati a poggiare i nostri piedi, dall’asciutto al bagnato, dal fango al sasso, dalle foglie umide alle radici…unica difficoltà, l’accoppiata foglia bagnata su sasso
umido
oppure foglia su radice bagnata, ma non penso che siamo ancora arrivati alla suola ventosa.
Quindi siamo passati al test della scarpa, e iniziamo con come montare gli SPD.

Niente di piu semplice, basta rimuovere, aiutandosi con una taglierina, il tappo posto sulla suola della scapra (ci sono già degli intagli fatti ad hoc) e applicare le clip dipendentemente dalla casa produttrice dei nostri pedali. Infilata la scarpa notiamo subito la prima miglioria che Vans ha apportato rispetto al modello Gravel (oltre agli SPD), e cioè un linguetta hook and loop regolabile con velcro che funge da blocca lacci, per evitare che gli stessi si impiglino con i denti delle corone piuttosto che con rami o nella catena.

La scarpa sembra da subito molto comoda al piede, suola bella rigida (flette veramente molto poco anche dopo un uso per più di 300km), e anche abbastanza ben ventilata. La parte superiore è costituita da pelle sintetica resistente a ogni tipo di condizione metereologica e nylon traspirante per un massimo confort. Inoltre, linguetta autocentrante e schiuma EVA in materiale spugnoso consentono ai detriti di rimanere abbastanza fuori dalla scarpa, e al piede di restare stabile e confortevole per buona parte della giornata.

Abituato a una scarpa che è una via di mezzo tra la scarpa race e quella da escursionismo puro, pensavo di trovarmi in difficoltà con questa, invece mi sono ricreduto molto e devo dire che non ho piu neanche sofferto di un solito formicolio al piede. La cosa che mi ha lasciato veramente senza parole è la presa che la suola Off the Wall ha con qualsiasi superficie, specie con i pedali (da notare che io uso gli SPD non con pedana, quindi il classico modello Shimano) e specie quando la suola è un po’ bagnata.

Essendo poi una scarpa votata alle discipline gravity della mountain bike (soprattutto downhill e free ride, avendo una suola così rigida) la scarpa è molto rinforzata all’interno e sul tallone, dando così al rider molta sicurezza al momento in cui c’è da mettere fuori il piede per aiutarsi in curva (stile motocross).

Una volta scesi dalla bicicletta poi, si può anche tranquillamente banchettare dopo una bella pedalata, senza doversi preoccupare di togliersi le scarpe, in quanto la Warner è anche molto di stile come scarpa, ma soprattutto molto comoda da tenere al piede, anche per guidare la macchina!!!
Unico neo,se così si può dire, della produzione di questa scarpa? La commercializzazione solo sul web, per un periodo di tempo e un numero di pezzi limitato. Allargando la vendita anche nei negozi di abbigliamento Urban e Street potrebbe dare una bella svolta al mercato ma anche al modo di vedere e vivere le calzature degli action sport.

Marco

venerdì 4 dicembre 2009

Amara realtà: non tutti i mali vengono per nuocere

Ultimamente, per millee piu comprovati motivi, mi trovo spesso e volentieri assente dal pubblicare le mie esternazioni sul blog, più che altro perchè la vita e la "piega" presa da ASD Emissioni Zero che rappresento diventano sempre più attive, ma anche importanti da seguire... Quindi, poco tempo da dedicare al blog, salvo fatto per qualche operazione veloce di diffusione di comunicati stampa prima e dopo gli appuntamenti che organizziamo.

Proprio durante, e anche a seguito di, uno di questi, mi ero ripromesso di postare un piccolo pensiero.

Come potete leggere a questa pagina web, un paio di settimane fa sono venuti a trovarci in Valle Olona i giornalisti di MTB-Passion, sito Web di settore sponsorizzato da LaStampa.it

Durante il giro, i giornalisti hanno potuto constatare la varietà dei percorsi della Valle Olona, ma anche la condizione in cui versano i sentieri, per mille e piu comprovate cause.
Quando ci siamo spostati al Parco Campo dei Fiori, i giornalisti hanno notato una peggiore condizione dei sentieri di zona, specie in quelli un pò più isolati e di rado passaggio di podisti ed escursionisti a piedi, commentando con un "pensavamo di trovare questo parco, essendo Regionale, con una sentieristica in condizioni migliori rispetto alla Valle Olona, qui sembra proprio tutto abbandonato"
Al che mi sono sentito di esclamare "fortuna allora che in Valle passano le moto da cross sui sentieri, almeno ce li tengono puliti, visto che le Amministrazioni non ne vogliono proprio sapere!".

Marco

mercoledì 2 dicembre 2009

Morewood, diamante a due ruote

Grazie alla disponibilità di Bikestyle, importatore ufficiale per l'Italia, abbiamo avuto la possibilità durante il 3° raduno MTB a Lonate Ceppino (1° Novembre 2009) di testare il “gioiello” del dinamico marchio Sudafricano Morewood.

Va subito detto che i percorsi della Valle Olona non sono il terreno ideale per la bici oggetto della nostra review, infatti la Zuza è un mezzo votato principalmente alle discipline gravity.

La Zuza è una full che adotta il classico schema monocross caro a Morewood, un sistema giudicato da molti superato o forse solo fuori moda ma non dai progettisti Morewood che lo hanno adottato praticamente per tutti i modelli in catalogo.

Ormai esigenze di neutralità del carro durante la pedalata, progressività ma anche, secondo molti, di puro marketing hanno portato al proliferare di sistemi sempre più sofisticati e raffinati di sistemi ammortizzanti.

Il sistema monocross all'apparenza può sembrare molto semplice visto il suo rapporto pressochè diretto con l'ammortizzatore ma in realtà non lo è affatto, se i punti di infulcro ed il carro posteriore non sono progettati con la massima cura il risultato può essere un clamoroso “flop”.

Osservando il telaio ci accorgiamo subito di essere di fronte ad una realizzazione fatta con grande cura, saldature perfette, verniciatura accurata e resistente (molto bello il colore azzurro) e, cosa che non guasta, decal molto “cool”.

Il montaggio “standard” prevede ammortizzatore Rock Shox Vivid, forcella Domain 318 U-Turn da 160mm, gruppo cambio Sram X.9, freni Formula Mega e componentistica Spank (molto belli i cerchi Subrosa e la piega da 700mm)

Dopo un controllo veloce alla bici, peraltro ricevuta in condizioni perfette, partiamo pedalando subito su strada sterrata, chiaramente non abbiamo sotto il sedere un mezzo da XC marathon e la posizione, anche se il telaio con tubo sella non interrotto ci pemette di alzare molto la sella, non è certo l'ideale per lunghe pedalate.

Si capisce subito che la Zuza, grazie ad un interasse ridotto, è un bici nervosa, reattiva e divertente ma richiede una certa attenzione alla guida, sotto questo aspetto mi ricorda un po' la Commencal Furious.

E' ovvio che un percorso come il nostro lungo il corso del fiume Olona costituito da saliscendi in single-track nel bosco non è il suo terreno ideale, non è certo un mezzo da rilancare nei corti strappi tecnici che spesso troviamo nei meravigliosi boschi del parco RTO.

Qualche volta siamo costretti a scendere, il fondo smosso, le gomme con sezione bella generosa, un ammortizzatore a molla (quindi senza piattaforma stabile) ed il peso della Zuza non sono l'ideale per alzarsi sui pedali e superare gli strappi.

Ovvio che quando la pendenza si fa negativa il “puledro” inizia a scalpitare e nei corti sentieri tecnici del nostro percorso i compagni in sella delle loro iperleggere XC bike vengono passati da un missile azzurro!!

Anche con “soli” 160mm di escursione la Zuza si mangia tutto e grazie anche all'ottima piega Spank da 700mm buttarsi sulle spondine naturali delle curve nel bosco è puro divertimento.

Occhio però perchè con l'interasse ridotto che abbiamo le reazioni a volte sono un po' violente e ci vuole un po' di fisicità per riportare la Zuza sulla retta via, ma questo, se non comporta rovinose cadute è un esercizio per molti bikers piacevole e “adrenalinizzante”.

Per un mezzo così la scelta del sistema frenante non poteva che essere per i Formula, ottimi come sempre, anche i Mega, che provavo per la prima volta non smentiscono la proverbiale qualità del marchio Toscano.

La Zuza è una bici “fisica” , corta, secca, bisogna domarla e lei ti ripaga con senzazioni forti.

Nonostante lo abbia fatto per circa 3 ore, non si può dire certo che la Zuza sia una bici “padalabile”.

Premesso che il concetto di pedalabilità di un mezzo è sempre assai soggettivo, secondo me la Zuza non è l'ideale per lunghe salite pedalate, o il “Light Freeride” (come odio tutte queste etichette!!!).

Secondo noi il terreno ideale della Zuza sono i bike park, il north shore e lo slopestyle (i ragazzi che nel pomeriggio hanno fatto un po' di esibizione di dirt ne sono rimasti entusiasti).

In conclusione possiamo dire che la Zuza è una bici realizzata con grande cura, senza fronzoli, fatta per chi bada più alla sostanza e vuole un mezzo essenziale ed efficace che assicuri divertimento e adrenalina, in cambio chiede se non proprio mani esperte almeno grande concentrazione nella guida.

Forcella: Domain 318 115-160mm

Ammo: Rockshox Vivid5.1

Gruppo: Sram X.9

Guarnitura: doppia corona Truvativ

Freni: Formula Mega white

Ruote: Spank Subrosa white

Sella: Spank

Manubrio/att.manubrio: Spank

martedì 24 novembre 2009

Ferramenta volonteroso cercasi, interessato a una miniera di chiodi

In base al calcolo delle probabilità, un piccolo contrattempo è sempre dietro l’angolo, ma un accanimento di tale portata della sorte era difficile da prevedere. Ma forse non del tutto.


In effetti, le premesse perché qualcosa andasse storto non mancavano. La gomma insolitamente sgonfia poteva rivelarsi un segnale allarmante, così come quella nebbia tutta padana ormai da diversi giorni protagonista del panorama e infine il tempo appena sufficiente per una breve pedalata lungo in fondovalle e non di più.


Eppure, una volta in sella, tutto sembrava andare per il meglio. Il freddo pungente delle settimane precedenti aveva lasciato il posto a una temperatura più mite anche se umida. Dopo l’influenza di stagione le forze erano ormai recuperate e, nonostante tutto, pedalare lungo l’Olona resta sempre un piacere.


Gli alberi, la piccola salita, la discesa, il ponte in legno, l’incrocio, i binari, il ponte di ferro. Tutto al proprio posto come sempre eppure tutto diverso guardano i particolari di alberi, fiume e arbusti.


La sfortuna però, intanto stava in agguato. All’orizzonte già si stagliava la sagoma della Collegiata quando a un certo punto dalla ruota posteriore risuona il ritmo più temuto da ogni ciclista: quello del copertone afflosciato. Pazienza, sono cose che capitano, è il primo pensiero falsamente autoconsolatorio. Il vero problema, trattandosi di pausa pranzo di un giorno festivo, è non perdere troppo tempo. D’altra parte, riflettendo, un piccolo foro poteva esserci già in partenza ed è stato un errore non aver voluto controllare.


Ma la realtà si presenta ben diversa. Un bel chiodo arrugginito lungo circa 7 centimetri ha saputo infilarsi di traverso nel copertone come mai si riuscirebbe a fare di proposito senza mettersi di impegno. Accidenti (si fa per dire), bella seccatura. Soprattutto perché, come capita sempre in questi casi, la sfortuna ci vede benissimo e se la prende sempre con la ruota posteriore, così da diventare matti a rimontarla e sporcarsi di grasso fino al gomito.


L’operazione fila via tutto sommato liscia. A parte i tradizionali moccoli fondamentali a far risalire il mozzo al proprio posto trovando un accordo formale con la catena e il cambio, è più il tempo passato a togliere e rimettere guanti, fascia e casco inzuppati di sudore che a concludere il cambio ruota.


Il cicloturista solitamente ha l’abitudine di portarsi appresso una camera d’aria di scorta, e non solo per scaramanzia come or ora dimostrato. In situazione come questa, trovandosi senza ulteriori ricambi, la prima tentazione è fare dietrofront, per non correre ulteriori rischi. Ma basta poco perché la fredda realtà dei numeri convinca a definire altamente improbabile il succedersi di due forature. Per giunta in un giro lungo poco più di un’ora e con una bicicletta dai copertoni spessi come una mountain bike, per giunta su una strada priva di asperità.


Rotta quindi verso la destinazione, ormai vicina, prima di invertire la marcia. Il solito passaggio penosamente sfiancante sulla salita di Caronno Corbellaro, e quindi rientro sulla pista ciclabile, giusto sotto il Piccolo Stelvio. Il ritorno sul luogo del delitto provoca un certo rallentamento e uno sguardo attento al terreno per evitare la beffa di un nuovo incidente, ma subito dopo la concentrazione ritorna sui pedali. In direzione Castellanza il tragitto è in leggera discesa, così la velocità è maggiore e non serve molto prima di iniziare a pensare alla doccia, un rapido pasto e il doveroso lavoro da concludere entro sera.


Dopo Castelseprio, per quanto riguarda il fondo, il tracciato è completato da tempo, così anche Lonate Ceppino e Cairate scorrono via velocemente e già si intravede in lontananza il ponte di ferro della ferrovia, ufficialmente chiuso a causa del famoso incidente del cavallo. In realtà, il passaggio è totalmente libero; i sigilli giacciono da tempo nella boscaglia e il tutto è ormai da mesi in attesa di una fantomatica passerella.


Ponte, cavallo, sigillo, passerella, doccia e tutto il resto all’improvviso però svaniscono di fronte a un rumore sospetto. Non è il tipico scatto del cambio che salta. Neppure quello di un ramo infilato nei raggi. Neanche un sassolino incastrato negli ingranaggi del cambio. La mente si rifiuta di crederlo, eppure non appena voltato lo sguardo in direzione di questo fastidioso ticchettio, la realtà appare evidente. Accidenti (si fa per dire), la gomma è a terra un’altra volta. Accostando e scendendo di sella, il pensiero illusorio vuole che magari la valvola sia chiusa male e serva quindi un’altra estenuante opera di gonfiaggio con la minuscola pompa da viaggio.


Ma ancora una volta, la realtà non tarda a rivelarsi. Un altro chiodo, uguale al primo, nella stessa ruota, incastrato di traverso nello stesso modo improbabile. Tutto già vissuto quindi, a parte il fatto che ora non c’è la camera d’aria di scorta, ma cinque chilometri da percorrere a piedi con le scarpe da mountain bike, a casa una serie di lavori che aspettano e diversi strati di abbigliamento invernale zuppi di sudore pronti a raffreddarsi velocemente. Per la cronaca, calvario concluso in meno di un’ora, con buona pace dei dolori alle gambe già poche ore dopo aver sancito con una saracca nostrana il tanto agognato rimessaggio della bicicletta in garage.


A quel paese la statistica. Da oggi due camere d’aria non mancheranno mai nel corredo della bicicletta. Ma, accidenti (si fa per dire) che per favore qualcuno (Provincia, Comuni, Protezione Civile, Croce Rossa, ferramenta, falegname) promuova una bella opera di pulizia per rimuovere quelle centinaia di chiodi arrugginiti testimonianza dei lavori da poco realizzati e simpaticamente mimetizzati da ciottolato, prima che per tante persone le gite della domenica si trasformino in un calvario ciclo-pedonale. Ciclo fino alla foratura e pedonale dall’esaurimento della scorta di camere d’aria fino a casa.

Geppe

martedì 17 novembre 2009

Via alla Campagna Associativa 2010 di Emissioni Zero

Finalmente ci siamo
Sbrigate le prime pratiche burocratiche per affiliare nuovamente la Nostra ASD alla UISP, e formalizzate le tessere del Consiglio Direttivo, nonchè formalizzata la costituzione delle due nuovi Sedi Operative - Gravity Zone (Verona e Lama Mocogno - MO), finalmente possiamo dare il via alla
Campagna adesioni 2010






Due precisazioni sui tipi di affiliazione:
  • Accompagnatori MTB, Guide Cicloturistiche, Maestri e Tecnici Formatori UISP devono sottoscrivere la Tessera Dirigente Ciclista, come previsto dal regolamento nazionale; una volta effettuata questa operazione il brevetto va inviato alla Segreteria Nazionale a Bologna unitamente a 5 euro per il rinnovo annuale (le guide cicloturistiche che hanno frequentato il 1° livello a Lonate Ceppino lo scoros 7-8 Novembre non devono procedere con questa operazione); le Sedi Operative sul territorio, di loro iniziativa, possono raccogliere tutti i brevetti della loro area ed inviarli in soluzione unica a Bologna.
  • Tutti coloro che praticano attività ciclistiche (dalla BMX al Cross Country MTB, passando per il ciclismo su strada ed il Down Hill) devono sottoscrivere la tessera Socio Ciclista per aver diritto agli indennizzi previsti dalla polizza Carige in caso di infortunio
Le tessere potranno essere pagate:
  • al momento della consegna del modulo di adesione
  • versando la cifra corrispondente tramite bonifico sul Conto Corrente di IntesaSanPaolo intestato ad ASD Emissioni Zero IBAN IT10M0306922807100000000769 e sincerando l'avvenuto versamento inviando una copia del bonifico via email, insieme al modulo di adesione compilato in ogni sua parte
Potrete ritirare poi la vostra tessera durante una delle attività oppure richiederne la spedizione nel caso in cui si sia impossibilitati al ritiro "materiale".
Al ritiro della tessera dovrà anche essere consegnato il certificato medico per la pratica di attività sportive (Medicina Sportiva per chi partecipa alle gare, sana e robusta costituzione per chi non partecipa alle gare o lo fa iscritto come escursionista)

Come per il 2009, anche nel 2010 le attività escursionistiche saranno gratuite per i Soci (anche se un'offerta per la crescita dell'ASD è sempre gradita!!!) e a pagamento per i non Soci, che potranno comunque decidere se associarsi o meno durante le attività.
Presto, non appena la Federazione di Varese ci darà il via libera, provvederemo ad avviare il tesseramento anche con la Federazione Ciclistica Italiana.
Questo perchè parteciperemo al Circuito Supernenduro 2010 e avremo il Camp. Naz. Master 2009 di Bike Trail che ci rappresenterà nella categoria Elite di questa specialità, dove comunque avremmo anche altri atleti di rappresentanza. Ci sarà poi un responsabile di Settore Cross Country che si occuperà di informarvi sulle gare in calendario alle quali parteciperemo come ASD in gruppo.

Novità del 2010 per i Soci:
  • ai soci verranno riservati particolari sconti da parte di distributori e aziende del settore, come già avviato con www.Callemarconi.com
  • è nato il comitato per le attività invernali (aperto alla partecipazione di tutti), quindi amanti della neve preparate le vostre attrezzature, il responsabile del comitato ha in serbo per voi molte località da visitare e anche un paio di "test day" da proporvi
  • ci saranno dei responsabili di settore che coordineranno le attività del ciclismo fuoristrada sia a livello escursionistico che dilettantistico-agonistico
  • organizzeremo un fitto calendario di corsi di formazione, dal corso per guide cicloturistiche al corso di meccanica di base, dallo stage per una corretta alimentazione a quello per l'uso di apparecchiature gps e cartografia digitale, dal workshop fotografico ai corsi di discesa...tutti in collaborazione con la UISP Ciclismo Nazionale ed i suoi formatori, ma anche in collaborazione con professionisti e aziende del settore
  • i Soci ed i riders dell'area Varesina avranno anche un punto di riferimento dove incontrarsi, far 2 chiacchiere e programmare le uscite: Il Karma Caffè di Busto Arsizio (Ale Rules!!!!) Insomma, un 2010 ricco di appuntamenti e di eventi, tra cui test days, escursioni in bike notturne, archeologia, storia, cultura e...
Curiosi di conoscere tutto il calendario eventi che le tre Sedi sul territorio Nazionale hanno pensato per voi?
Allora dovete per forza rimanere sintonizzati sul nostro canale: Spegni la TV, accendi la tua passione con ASD Emissioni Zero

Tutte le grafiche sono curate da Strigops Grafica e Web Design

mercoledì 21 ottobre 2009

Chiusura ufficiale stagione MTB in Valle Olona

Il 1° Novembre, con ritrovo c/o l'Agriturismo La Rondine in Lonate Ceppino (VA), nella terra delle 2 ruote da strada, le ruote grasse daranno di nuovo il meglio di se, anche grazie al supporto delle Aziende Partner dell'evento e agli sponsor di questo Staff (Morewood, Bilestyle, Selle San Marco, Agriturismo La Rondine, Tomasini Covers, Nuova Italimballi Srl, Marcello Bergamo Maglieria Sportiva).
L'escursione della mattina prevederà un test di 2 biciclette della gamma Morewood equipaggiate con selle dell'Azienda Selle San Marco, da parte di 2 riders dello Staff; con l'occasione verrà testata una scarpa Vans prodotta per le attività in mountain bike e protezioni-caschi Pro-Tec.
Nel pomeriggio i prodotti verranno messi a disposizione dei visitatori, che potranno testarli sui single track che circondano l'area, ma anche sui north shore, sulla linea di dirt jump e sulla jump che saranno in loco per l'occasione.
Per il pranzo in agriturismo è gradita la prenotazione entro il Mercoledì 28 Ottobre per al meglio poter organizzare la sala.
Programma del raduno:
- ore 08.30 ritrovo dei partecipanti;
- ore 09:30 escursione in Mountain Bike con test bike Morewood e test Selle San Marco;
- ore 12:30 rientro escursione e pranzo in Agriturismo;
Nel pomeriggio,
- test bike su sentieri e jump box;
- escursione a richiesta per i più piccoli;
- kids trail, percorso ad ostacoli artificiale;
- jump box per MTB e BMX.
Nelle escursioni sarà previsto un Accompagnatore di Mountain Bike UISP ogni 10 persone partecipanti.
All' interno del kids trail sarà sempre disponibile una guida del Nostro Staff che accompagnerà i più piccoli sugli ostacoli.
Quote di partecipazione:
- Escursioni: 5 euro per non associati;
- Pranzo in agriturismo: 20 € (Risotto salsiccia & barbera, polenta e bruscitt, acqua, vino, bibite gelato e caffè).
Come Arrivare: Autostrada Milano-Varese, uscita Busto Arsizio, seguire per Solbiate Olona e poi Cairate-Lonate Ceppino. Sul gps imposta Lonate Ceppino via dei Noccioli 11, Loc. San Bernardo.
Info organizzative: Marco Angeletti 392 2946319

giovedì 15 ottobre 2009

Dedicato a chi vuol fare le scarpe alla MTB

Eccole qua, le scarpe che Vans ha dedicato alla Mountain bike, e che ci è stata data da maltrattare un po'...

Premessa: praticamente già nel 2008 Vans, nota Azienda per l'abbigliamento e le calzature per lo skateboard e per lo snowboard, aveva pensato di dedicare una scarpa alla Mountain Bike, ma era da subito stata vista come una scarpa dedicata esclusivamente alle discipline quali il Downhill (discesa con bici Bi-Ammortizzate e ammortizzatori dalla escursioni più che generose) e il freeride (più che una disciplina, una concenzione di vedere le escursioni, anche se poi si è pensato di farla diventare una "disciplina", dedicandogli vere e proprie parti nei cataloghi bike) in quanto non aveva al possibilità di poter inserire gli SPD (o sgancio rapido in italiano, i pedali volgarmente chiamati "con la tacchetta")

Probabilmente molti Beta Tester (coloro che svolgono la funzione di provare i materiali per le Aziende, tipo noi) avranno segnalata la cosa insieme alle altre "impressioni".

La settimana scorsa sono stato quindi equipaggiato con la Scarpa, che già alla vista mi ha gasato (termine che parla da sè!!!). A prima vista sembra essere molto "massiccia" e pesante, idea che ho dovuto subito cambiare una volta presa in mano: "pesa molto di meno della mia Adidas", ho subito pensato, considerato che questa è interamente in pelle.

La parte superiore è provvista di velcro per bloccare i lacci evitando quindi che vadano a impigliarsi con le corone o la catena; altra miglioria apportata rispetto al modello precedente. Non vedo l'ora di metterla in pratica.

Sabato mattina sono andato dal mio meccanico cicli di fiducia e, messi su i famosi sganci o tacchette che dir si voglia, domenica mattina, durante la country bike ho potuto dare vita all'inizio del maltrattamento.
Seppur breve come cosa, i km percorsi sono stati solo 8, ho subito notato che la suola della stessa sembra essere abbastanza rigida e avere un ottimo grip (presa) quando si tende a "sganciare" la scarpa e poggiare la pianta del piede sul pedale, per controllare al meglio la propria bicicletta nei passaggi tecnici, soprattutto in discesa.

Per il momento posso affermare che è un vero peccato che in Italia questa scarpa non sia disponibile nei negozio del settore, probabilmente per il fatto che molte persone hanno l'idea che, come mi ha detto qualcuno, "non sia una scarpa da front ma una da full"

Premesso che la front è la mountain bike provvista di sola forcella ammortizzata anteriormente (quindi Front) e la full sia quella mountain bike con doppio ammortizzatore, la mia domanda è: ma esistono scarpe da full e scarpe da front??

Io direi che esistono scarpe race (gara) e scarpe da escursionismo, e questa è una scarpa per chi, come me, va in mountain bike in escursione e non si vuole perdere niente della natura durante il proprio giro, quindi anche poter scendere dalla bicicletta, camminare nel bosco e visitare i luoghi dove si passa, potendo camminare con "naturalezza" senza dover sembrare un robot, cosa che succede abitualmente a chi è in possesso di scarpe con le "tacchette" classiche della scarpe da gara o anche delle scarpe di chi fa ciclismo su strada.

E' normale poi che per chi fa attività di discesa, quindi avvalendosi di mountain bike con doppio ammortizzatore ed escursioni generose, la scarpa è adatta, in quanto bella "grossa" e rinforzata nei punti giusti del piede che spesso vanno a "cozzare" con sassi e rami (interno ed esterno del piede, piuttosto che talloni e punta)

Presto inizierò un test più approfondito, visto che sono stato contattato da una rivista web del settore, proprio per redarre un articolo sulla Valle Olona, questa scarpa, due biciclette...

A presto, per il seguito del test della Vans Warner SPD e del test caschi e protezioni Pro Tec

Keep tuned
Marco

mercoledì 14 ottobre 2009

Bagno di folla, rapita dal bike trial di Emissioni 0

A distanza di nove mesi dalla data in cui l'Associazione Sportiva Emissioni 0 è stata fondata, non ci saremmo mai aspettati, pur avendo lavorato molto alla promozione e alla comunicazione delle nostre attività a livello locale e Nazionale, un bagno di folla del genere. Proprio così, un bagno di folla è quello che si è riversato nell'area adiacente alla chiesa di Lonate Ceppino dove ci era stato chiesto di organizzare una dimostrazione di Bike Trial e un piccolo camp ragazzi con il Nostro kids trail.
Complice la Sagra che si svolgeva nelle immediate vicinanze e una splendida giornata di sole, siamo riusciti a coinvolgere in meno di un'ora circa 70 bambini nel Nostro kids trail, prima che i veri mattatori della giornata (Marco Carradore e Matteo Pasquali) calamitassero tutta l'attenzione del pubblico presente.
Questa volta i nostri due funamboli si sono trovati di fronte un percorso un po' insolito, che comprendeva anche dei passaggi realizzati sfruttando diversi materiali e mezzi, messi a disposizione dall'Agriturismo La Rondine, per l'occasione. Ma Matteo, Campione Nazionale FCI 2009 cat. Master, e Marco non si sono lasciati impressionare. Complice anche un pubblico extra carico, hanno mostrato di cosa sono capaci i funamboli su due ruote come loro, dimostrando quello che è la disciplina del bike trial: dedizione,passione,fatica e tanto tanto equilibrio...più un pelo di pazzia!!!
E quando il gioco si è fatto veramente duro, Matteo è salito a 2.50 mt eseguendo un salto nel vuoto che ha lasciato a bocca aperta tutti gli spettatori, e anche lo Staff. Atterraggio perfetto in perfetto stile: il nostro ragazzo farà vedere di cosa è capace veramente, al prossimo Campionato Nazionale 2010 Elite e mostrerà i denti a tutti gli avversari!!!
Non contenti i funamboli hanno deciso prima di chiamare tre spettatori per sottoporli a una piccola "risonanza magnetica" con un mezzo un po' insolito e poi hanno chiamato dieci volontari all'interno del percorso facendo si che anche loro provassero l'effetto che fa vedere una bicicletta da trial...dal basso.
Lo show a questo punto aveva emozionato anche il nostro Staff e tutti i bambini presenti, che hanno voluto approfittare del percorso per poter provare anche loro qualche passaggio tecnico; un vero dispiacere dover dire di no a qualcuno di loro, ma il sole iniziava a tramontare ed il momento di "ripiegare" il tutto era arrivato.
Foto di rito con il Comitato della Sagra e con lo Staff, soddisfatti appieno da questa giornata che ha portato anche il primo trofeo sociale in casa: il premio per il gruppo sportivo piu numeroso iscritto alla Country Bike che si è svolta la mattina.

ASD Emissioni Zero e Insubria Bike Festival hanno fatto centro, e l'anno sociale non è ancora finito.
Il nostro ringraziamento va alle Aziende che supportano le Nostre Attività: Gravity, Nuova Italimballi Srl, Tomasini Covers, Maglieria Sportiva Marcello Bergamo, Vans e Pro Tec che per l'occasione hanno messo a disposizione, abbigliamento, calzature e protezioni per i 2 funamboli e lo Staff.
Le foto ed il video dell'attività ai link

venerdì 2 ottobre 2009

Viaggiando si impara - Le buone maniere

Varcare i limiti territoriali della propri nazione per un viaggio di piacere è sempre istruttivo. Per quanto virtuali siano diventate molte frontiere, non serve infatti percorrere molti metri in terra straniera per accorgersi subito di quanto in realtà persistano marcate differenze di usi e costumi. Non sempre c’è da imparare, ma torna utile, e a volte sconfortante, scoprire quanta strada a casa propria sia necessario percorrere all’insegna della convivenza civile. Civile intesa come in grado di offrire a tutti un adeguato livello di sicurezza.

Il Paese in questione non è uno di quelli più blasonati da questo punto di vista, come Svizzera, Austria e Germania o la Scandinavia, spesso vittime di luoghi comuni intenzionati a liberarsi frettolosamente da eventuali responsabilità e doveri, ma uno molto più affine all’Italia, vale a dire la Francia.

Primo termine di paragone, la sicurezza sulle strade e dintorni. In effetti, superata la linea di confine, non serve molto prima di capire come una barriera doganale non sia indispensabile per segnare la differenza. Basterà arrivare alla prima rotonda per osservare le prime interessanti usanze transalpine.

Per prima cosa, le auto in arrivo hanno la curiosa trovata di rallentare sempre e comunque; operazione peraltro agevolata da un rispetto pressoché totale dei limiti di velocità. Inoltre, una volta rispettata nientemeno che un’eventuale precedenza fermandosi di norma un metro prima dello stop piuttosto che un metro dopo, arrivano addirittura a segnalare la direzione di uscita con la freccia. La differenza con la terra nostrana è così marcata da restare inizialmente perplessi, forse vittime di una candid camera, ma ci si può abituare e arrivare perfino a vedere il traffico scorrere senza i continui strattoni dovuti a improvvise frenate e accelerazioni. Certo, diventa più difficile scommettere su quale uscita imboccherà il veicolo che occupa la rotonda o scoprire se il malcapitato di turno riuscirà a frenare in tempo per evitare il sempre presente prepotente, ma in compenso si porta a casa carrozzeria, pelle e sistema nervoso, tutto in piena efficienza.

Un’altra usanza molto diffusa oltreconfine è prendere in considerazione la distanza di sicurezza. Non solo, addirittura si arriva di norma a rispettarla. Può sembrare strano vedere auto e moto viaggiare a diversi metri invece di pochi centimetri dai rispettivi parafanghi, eppure sembra che queste persone riescano a vivere anche senza manifestare insofferenza verso chiunque osi frapporsi sulla strada, non ceda la strada immediatamente in qualsiasi situazione, o non si pieghi ai frenetici zig-zag. In compenso, sembra traggano soddisfazione dal vedere i consumi ridotti grazie alla velocità costante e il traffico più fluido. In cambio sono disposti persino a rinunciare al piacere di inquadrare da vicino le carie del pilota alle spalle attraverso lo specchietto retrovisore.

Veramente incomprensibile inoltre, per un italiano medio, capire cosa possa indurre tante persone a non collegare il telefono cellulare direttamente alla chiave di accensione come vorrebbero tanti italiani. Chi proprio non riesce a resistere alla tentazione o alla necessità di chiamare durante la guida, ha la curiosa abitudine di usare un auricolare, quello strano oggetto sconosciuto ai più, solitamente di serie con il telefono o comunque in vendita a circa il 5% del valore del prezioso compagno di viaggio. Certo, l’emozione di assistere a sofisticati esercizi di contorsionismo testa-mani-collo-sigaretta-cambio è tutt’altra cosa, ma è anche possibile fare a meno di dover indovinare da quale parte i telefonista di turno effettuerà la successiva sterzata improvvisa.

Ma è su un altro aspetto che i francesi arrivano veramente all’impensabile. Per accorgersi, è necessario munirsi nientemeno che di una bicicletta, uno di quei mezzi considerati il più delle volte intrusi dagli abituali frequentatori delle strade nostrane. Sembrerà incredibile, ma oltralpe le biciclette sono considerati veicoli con pari dignità. Quindi, pedalando lungo una strada, diventa praticamente impossibile non solo sentire avvicinarsi rombi di motore in accelerazione fino a un cm dalla ruota posteriore, ma addirittura vedere sfilare i mezzi motorizzati a una frazione di centimetro a velocità folli. In poche parole, si rispetta la distanza di sicurezza, anche e soprattutto lateralmente, superando se e quando la strada lo permette. Come faccia tanta gente ad accettare serenamente di dover procedere qualche centinaio di metri al passo di una bicicletta senza poter sfogare a colpi di clacson e manovre azzardate la propria frustrazione può essere difficile da capire, ma sembra proprio che la conseguenza più marcata sia un minore lavoro per la cronaca nera. E un incentivo a usare di più le biciclette, bambini compresi.

A scopo puramente scientifico sarebbe infine interessante replicare una pratica molto diffusa: riservare lo spazio in prossimità di un incrocio regolato da semaforo esclusivamente alle biciclette. Anche nell’improbabile ipotesi che tale spazio venisse rispettato, chiunque fosse disposto a fare da cavia, sappia che in Italia rischia di essere inquadrato dal SUV di turno come potenziale obiettivo per uno strike.


Geppe

martedì 15 settembre 2009

Accordi di fine stagione per Insubria Bike Festival


In "chiusura" del 2009 abbiamo appena suggellato un accordo di collaborazione con la Società di Bike Trail Show diretta da Battista Bonetti.

Questo è un'ulteriore segno che il Nostro lavoro è stato svolto nel modo giusto e d'accordo con Battista, porteremo il nostro kids park a ogni evento dove loro presenteranno il proprio show, così da divertire e far provare in diretta ai più piccoli presenti l'ebrezza di un po' di adrenalina.

Al contempo porteremo in giro anche un po' di Valle Olona attraverso il Nostro stand e i prodotti che portiamo solitamente agli appuntamenti dove partecipiamo.

Per maggiori info, visitate il sito www.​extrobike.​com



giovedì 10 settembre 2009

Facce nuove e soci nuovi grazie alla Bascula

Facce nuove e nuovi soci, da qui inizia la Nostra Festa della Bascula.

Quest'anno, con largo anticipo, avevamo pensato insieme ai responsabili dell'Associazione Amici della Ferrovia della Valmorea di ripetere la collaborazione dello scorso anno durante questo appuntamento, inserendo però anche le escursioni in mountain bike come già fatto a Marzo durante la Giornata delle Ferrovie dimenticate.

Due le escursioni: quella del mattino per i biker più esperti, e quella del pomeriggio rivolta un po' a tutti con un percorso prettamente storico-archeologico. Questo è quello che noi di ASD Emissioni Zero e Insubria Bike Festival Staff abbiamo programmato, per dare a tutti la possibilità di visitare la Valle Olona e conoscerne le bellezze; a fare da cornice alle Nostre attività, l'ormai consolidato kids camp che ci accompagna in tutti i Nostri appuntamenti e non smette mai di appassionare i più piccoli, anche grazie alla costante diversificazione del percorso e degli ostacoli.

L'escursione rivolta a biker un po' più esperti, ha visto un treno di appassionati delle ruote grasse pedalare lungo i sentieri del Parco PLIS Rile Tenore Olona, da Castiglione Olona a Cairate lungo la pista ciclabile, in fase di ultimazione, di fianco ai binari della ferrovia della Valmorea; risalita Cairate attraverso la pista da Trial, ci siamo diretti verso Castelseprio attraverso il bosco che divide i due paesi; a Castelseprio via dentro il bosco, ed è stata qui la mia soddisfazione più grande della giornata, e cioè sentire da un locale un'affermazione del tipo "fico qui, non ci ero mai passato; e dire che ci ho girato in moto per una vita prima che diventasse Parco". Usciti dal bosco, direzione Madonnetta di Gornate, ci facciamo una bella discesa mozzafiato fino ad arrivare dietro al cimitero di Gornate Olona dove ci aspetta una salita altrettanto mozzafiato per risalire a Caronno Corbellaro; qui attraverso la piana alta arriviamo fin sopra Castiglione Olona dove ci aspetta il "Radicione Trail" percorso così ribattezzato per la presenza di una radice che, a causa del continuo passaggio delle moto da cross, ha formato un gradino di quasi 1 metro; via giù lungo il sentiero, e dopo molti sassi giungiamo al guado del Rile. Da qui solo 1 km su asfalto ci separa dall'area della bascula, questo vuol dire che siamo arrivati.

Nel pomeriggio poi il resto delle attività e, questa non ce la saremo mai aspettata, un nuovo Socio da annoverare tra le Nostre fila: l'ex Assessore Enrico Vizza, che "ripulito" dell'incarico politico e conscio di essere stato uno degli ingredienti nella miscela che ha messo in moto la Nostra macchina organizzativa, ha pensato di unirsi a noi, per darci una mano per meglio realizzare i Nostri progetti: "L'aiuto di un esperto che sa muoversi tra la burocrazia italiana e più che benvenuto" sono state le parole del Nostro Presidente Marco Angeletti.

Durante le attività sono stati indossati, per la prima volta, i completi che la Maglieria Bergamo di Castano Primo - VA ha sviluppato appositamente per noi, compresa la nuovissima maglia da Enduro MTB ideata in collaborazione con il marchio Insubria Bike Festival e i suoi proprietari; grande rilevanza ha avuto anche il test delle selle che l'Azienda Selle San Marco ha messo a disposizione per questa giornata, soddisfacendo appieno le aspettative dei bikers.

Il Nostro ringraziamento va agli Amici della Ferrovia della Valmorea che ci hanno nuovamente dato l'opportunità di poter promuovere il Territorio sulle 2 ruote, e anche a tutte le Aziende Sponsor e Partner, che con i loro prodotti ed il loro sostenimento fanno si che le Nostre attività possano svolgersi nel migliore dei modi.
  • Le foto della giornata e dei bikers sui sentieri...enjoy.

lunedì 7 settembre 2009

Camminata nei boschi pensando all'Africa

Domenica 13 settembre a Castellanza si cammina con la solidarietà. Quindi tutti pronti per una bella camminata nei boschi organizzata dal G.S. TAPASCIONI. Vi aspettano 3 percorsi di km 7,12 e 18 partendo alle ore 8:30 (libera fino alle 9:30) dall'ex Oratorio femminile in zona Clinica Mater Domini.

Maggiori informazioni al n. 347 96 33 625 - Agostino

Buona camminata a tutti pensando che il ricavato sarà devoluto al Dr. Silvio Prandoni, medico castellanzese che ha fatto sorgere e progredire l'Ospedale di Wamba in Kenia.


lunedì 31 agosto 2009

Festa della Bascula: ferrovie e sentieri da riscoprire

Eccoci anche quest'anno all'appuntamento con la



Festa della Bascula



giornata dedicata all'antica Ferrovia della Valmorea e alla riscoperta dei territori circostanti la "vecchia" bascula pesa carri della Ferrovia stessa

Di seguito il programma della manifestazione:

  • Ore 9.30 Ritrovo Area Bascula Pesa Carri.
    IL VIAGGIO NEL TEMPO, percorso guidato sul sedime della Ferrovia Valmorea.
    Raduno Mountain Bike ed escursione guidata sui sentieri
    del Parco RTO

  • Ore 10.00 Apertura mostra fotografica, sulla ferroviaria

  • Ore 11.30 Degustar in carrozza, Assaggi di prodotti nostrani

  • Ore 14.30 Mountain Bike Archeologica
    Escursione in mountain bike con visita archeologica
    attraverso siti storici nell’area Gornate-Castiglione

  • Ore 15.30 Campo scuola mountain bike per bambini.
    Presentazione “ PROGETTO E…. MISSIONE ZERO” Bici elettriche a cura ECOWAYHT S.R.L.

  • Ore 16.30 Video proiezione e intrattenimento in carrozza.

ORGANIZZAZIONE : A cura della Associazione AMICI DELLA FERROVIA VALMOREA in collaborazione con le Associazioni IMMAGINA di Varese e ASD Emissioni Zero.
Con il Patrocinio della Città di Castiglione Olona, & Parco RILE - TENORE - OLONA.

Inoltre nel centro storico visitate la FIERA DEL CARDINALE, nel fascino degli antichi
monumenti tra antiquariato e oggettistica.

Ai Musei Branda, MAP nel Borgo di Castiglione dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
Collegiata dalle ore 10.00 alle 18.00.

LE ESCURSIONI GUIDATE IN MOUNTAIN BIKE SONO A PAGAMENTO (5 euro) PER I NON SOCI

martedì 21 luglio 2009

Che bello pedalare in Valle Olona

Sabato mattina,dopo lungo tempo, ho finitamente potuto riassaporare la bellezza di una bella pedalata in Valle Olona tirata e come piace a me.

Tra escursioni a richiesta, dimostrazioni gravity, appuntamenti collegati all’Associazione e al programma annuale, ma soprattutto anche a causa dell’infiammazione al tendine rotuleo provata dall’intervento al ginocchio dello scorso anno (e conseguente perdita di tonicità muscolare e allenamento dovuti ai 6 mesi di stop completo dall’attività) era un po’ di tempo che non riuscivo a fare una bella sessione in mountain bike come piace a me.

Ma soprattutto, quello che mi mancava, era anche una sessione di esplorazione dei sentieri e del circondario per dare un’occhiata allo stato d’uso e alle condizioni in cui gli stessi versano.

Non appena entrato sulla pista ciclabile a Olgiate Olona, ho subito notato, per la prima volta e con estremo piacere, che anche il Fiume Olona ha un fondale ben visibile e la quantità di schiuma che solitamente galleggia in quella zona, sembra diminuita.

Più avanti, i lavori che la Provincia di Varese sta realizzando per offrire alla cittadinanza una pista ciclabile degna del nome sono notevoli e il cantiere procede a tutta; significativo anche tutto il lavoro della palizzata al lato della stessa, piuttosto che gli attraversamenti sui binari dell’Antica Ferrovia della Valmorea.

Arrivato a Cairate, uscendo dalla Cartiera Vita Mayer, incontro tre motociclisti che incuranti di divieti di accesso, proprietà private, cancelli e quant’altro, ben pensano di testare le proprie moto sul fondo appena steso per la pista ciclabile… Ci vuole l’intelligenza di un’ignorante per fare una cosa del genere, visto che i soldi che la Provincia sta spendendo per questi lavori sono probabilmente anche i loro…

Di buon passo risalgo la Valle e mi dirigo a Castelseprio, per dare un’occhiata anche qui allo stato d’uso dei sentieri. Al solito, tracce di fuoristrada, quad e moto da cross la fanno da padrone, ma fortunatamente il terreno è abbastanza asciutto quindi si passa senza troppe difficoltà.

Nella zona dove tempo fa il fuoco aveva dato una bella ripulita all’incuria di disinteressati proprietari e amministrazioni locali, ci vorrebbe una bella passata di Corpo Forestale dello Stato in modo da rimuovere tronchi vecchi e bruciati, e lasciare spazio alle nuove leve del bosco; non tutti i mali vengono però per nuocere, e il fuoco ha fatta una bella pulizia di foglie e roveti, quindi si va avanti che è un piacere, specie in discesa!!!

A Gornate Olona tutto torna a essere familiare, visto che qui sono passate la maggioranza delle Escursioni di Emissioni Zero di quest’anno; non appena superato l’agriturismo Cascina Martina, mi addentro nel bosco e percorsi 100mt prendo una bella discesa sulla destra che farebbe sognare qualunque discesista: va giù che è un piacere, mi sa proprio che qui ci portiamo una bella gara molto presto!!!

L’escursione prosegue fino a Castiglione Olona e stranamente non incontro moto da cross, non ne sento il rumore ne tanto meno si vedono tracce di pneumatici sul terreno: avranno finalmente capito??

Io ci credo poco, ma ci spero, perché al Valle Olona è anche un po’ mia.

Marco