venerdì 13 settembre 2013

Agli occhi di qualcuno l'Olona è solo una pista da enduro


In certi casi, non è necessario spendere tante parole, le immagini bastano a spiegare quanto sia ancora lungo e tortuoso il percorso per difendere i successi conquistati con tanta fatica per il recupero dell'Olona.

I sacrifici di tante persone (come chi ci ha inviato questa immagine sconfortante), disponibili a dedicare buona parte del proprio tempo libero a non sprecare quanto si è riusciti a ottenere in Valle Olona, tra pista ciclopedonale, maggiore controllo delle acque e i primi progetti di valorizzazione e accoglienza, non possono essere vanificati dai maleducati (unico termine incensurabile che mi viene in mente) di turno.

Giusto per completezza di informazione, la zona interessata è tra Cairate e Lonate Ceppino, a ridosso del tracciato protetto e storicamente nota proprio per incursioni incuranti di ogni divieto, come peraltro è facile constatare di persona dalle tracce di pneumatici e sgommate presenti sulla ciclabile.

A rendere la situazione ancora più squallida, il fatto che il protagonista del gesto, appena richiamato dall'autore della fotografia, non abbia esitato ad avvicinarsi con fare minaccioso, restando ben nascosto dietro il proprio casco.

Geppe


3 commenti:

Anonimo ha detto...

...siamo sicuri siano moto da enduro? accendiamo il cervello prima di parlare...

Anonimo ha detto...

accendilo tu il cervello...enduro o no sono sempre mezzi a motore in una zona interdetta al loro traffico...
e almeno firmati se decidi di scrivere

Fabrizio

Anonimo ha detto...

Considerando il fatto che la zona è sede di una scuola di trial (con radici ben più profonde rispetto ad una ciclabile dal dubbio valore naturalistico),non capisco quale fastidio possano dare.