Sesso, Sangue, Soldi, Così recita l'Abc del giornalista d'assalto, pronto a mettere in secondo piano qualche scrupolo pur di conquistare la ribalta con un articolo che porta in fondo la propria firma. Poco importa quanto risponda alla realtà, in certi casi l'importante è farsi notare. In questo periodo dove di Soldi ne girano pochi, di Sesso è sempre più delicato parlarne, non resta che aggrapparsi a al Sangue.
Nella foga di dare notizia di un evento di cronaca nera, l'importante magari non è proprio esagerare, ma se ci scappa qualche dettaglio per spettacolarizzare la vicenda, spesso si cede alla tentazione, con buona pace dell'etica professionale (ma, per l'appunto, preoccupazione dei professionisti del settore).
Questo, si spera, è quanto successo con il decano dell'informazione locale. Su La Prealpina fa infatti scalpore la notizia di un nuovo suicidio dal Ponte di Cairate, quello che attraversa la SP12 in direzione Tradate.
Non capita spesso, ma non è la prima volta (il suicidio, gli strafalcioni invece stanno diventando abitudine). Per questo, le barriere erano state alzate e la cosa è giustamente stata fatta notare.
Il problema è un altro. Più si cade dall'alto più ci si fa male. E qua forse il bravo giornalista deve aver creduto che trenta metri non davano abbastanza scalpore alla notizia. Ecco allora come per incanto che la piccola Valle Olona diventa un autentico baratro, con coste profonde qualcosa come trecento metri (con tanto di grassetto, quindi vero e proprio dolo). Così, il piccolo volo, pur sempre fatale, si trasforma in precipizio.
Cose d'alta montagna. Ma per un giornalismo un po' più basso, giusto a misura di Valle Olona
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