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venerdì 13 settembre 2013

Agli occhi di qualcuno l'Olona è solo una pista da enduro


In certi casi, non è necessario spendere tante parole, le immagini bastano a spiegare quanto sia ancora lungo e tortuoso il percorso per difendere i successi conquistati con tanta fatica per il recupero dell'Olona.

I sacrifici di tante persone (come chi ci ha inviato questa immagine sconfortante), disponibili a dedicare buona parte del proprio tempo libero a non sprecare quanto si è riusciti a ottenere in Valle Olona, tra pista ciclopedonale, maggiore controllo delle acque e i primi progetti di valorizzazione e accoglienza, non possono essere vanificati dai maleducati (unico termine incensurabile che mi viene in mente) di turno.

Giusto per completezza di informazione, la zona interessata è tra Cairate e Lonate Ceppino, a ridosso del tracciato protetto e storicamente nota proprio per incursioni incuranti di ogni divieto, come peraltro è facile constatare di persona dalle tracce di pneumatici e sgommate presenti sulla ciclabile.

A rendere la situazione ancora più squallida, il fatto che il protagonista del gesto, appena richiamato dall'autore della fotografia, non abbia esitato ad avvicinarsi con fare minaccioso, restando ben nascosto dietro il proprio casco.

Geppe


mercoledì 19 settembre 2012

In Valle, la settimana dell'immobilità insostenibile

La notizia non è certamente di quelle più rilevanti e importanti. Qualche cosa di più sarebbe però stato lecito aspettarsi, soprattutto in un territorio dove è possibile contare su certe risorse e tradizioni. Dalle parti della Valle Olona probabilmente pochi sanno che queste giornate sono dedicate alla Settimana della Mobilità Sostenibile, promossa non solo da Enti locali e Associazioni, ma addirittura dall'Unione Europea.


Come precisato dal Ministero dell'Ambiente italiano, "La Settimana Europea è un’occasione per i Comuni per presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini e ottenere da questi un utile feedback".
Per una serie di paesi a parole sempre pronti a lanciarsi in nuove iniziative all'insegna della collaborazione, quale occasione migliore per sfruttare in tal senso quel patrimonio rappresentato dalla Pista ciclopedonale della Valle Olona? Magari, cogliendo l'occasione per aumentarne la popolarità anche al di fuori dei confini comunali o, viceversa, spingendo i sempre più numerosi frequentatori a conoscere (bastano semplici cartelli segnaletici) un enorme patrimonio storico e artistico poco sopra gli alberi che delimitano il tracciato. Nella peggiore delle ipotesi, una buona ragione per svuotare i traboccanti cestini lungo il percorso o eseguire un minimo di manutenzione.

Casualmente, quest’anno l’argomento scelto dalla Comunità Europea è proprio Muovendosi verso la giusta direzione, che "intende evidenziare il ruolo della pianificazione integrata per la realizzazione di un’efficace sistema di mobilità sostenibile in ambito urbano".

Facile invece intuire la risposta della Valle Olona: silenzio totale su tutta la linea. Anzi su tutto il fiume. Per trovare iniziative è necessario spingersi a Varese, dove invece il programma è stato studiato per tempo, ricco e variegato al punto da risultare invitante sia per ciclisti sia per i curiosi poco propensi all'uso delle due ruote.

Anche questa è passata. Un'altra occasione gettata al vento va ad aggiungersi alle tante dei mesi e degli anni scorsi. A voler essere ottimisti a tutti i costi, ci si può solo augurare che sia almeno una delle ultime.

Geppe

mercoledì 16 maggio 2012

Quel tesoro a due ruote completamente ignorato

Per chi è interessato solo alle questioni viabilistiche, un'opera come la Pedemontana è una via di collegamento attesa da tempo. Per chi invece mette in primo piano la questione ambientale, per diverso tempo la nuova autostrada in costruzione ha rappresentato un buon palcoscenico. Ora che i cantieri sono in fase avanzata, l'interesse mediatico lascia in genere spazio all'attesa.


Restano però in secondo piano aspetti del progetto meritevoli di maggiore attenzione. Per esempio, la realizzazione della cosiddetta Greenway, vale a dire il percorso ciclabile destinato ad affiancare l'arteria e fornire un tracciato con pochi uguali in Italia e dalle potenzialità spesso sottovalutate.


Quanto possa rivelarsi strategica, anche in qualità di risorsa economica, una pista ciclabile avrebbe potuto d'altra parte dimostrarlo la Pista ciclopedonale della Valle Olona, sulla quale la Provincia di Varese ha investito per donare alla zona una infrastruttura e una risorsa strategica. 


Risorsa tuttavia praticamente ignorata dai Comuni della zona, dove l'unico cartello stradale che indica il percorso si trova a Castellanza, dove quasi niente è stato costruito intorno alla pista ciclabile per attirare più persone e tradurre queste presenze in opportunità di guadagno. Dove anche la manutenzione ordinaria dopo pochi mesi è stata ripresa in carico dalla Provincia.


Nel momento in cui anche pochi posti di lavoro possono rappresentare una piccola fortuna, una risorsa del genere, peraltro già disponibile, probabilmente meriterebbe maggiore attenzione. Per chi avanza dubbi al riguardo, basta leggere quanto pubblicato in questi giorni da Corriere.it.


Nel contesto di un articolo relativo a un progetto di pista ciclabile lungo gli argini del Po, tra Torino a Venezia, passando per Milano, grazie alla pista del Naviglio Pavese, vengono richiamate le piste europee più famose: la via del Danubio in Austria, da Passau a Vienna o quella dell’Elba, in Germania. 


Piste ciclabili sicure, attrezzatissime, costantemente curate e abbellite, adatte alle famiglie come agli appassionati. Ma, soprattutto, infrastrutture che portano alle economie locali dai 72 ai 91 milioni di euro l’anno, grazie alla presenza di oltre 155 mila turisti. È possibile sognare qualcosa di simile, in Italia? In Italia è ancora presto per dirlo, in Valle Olona, appare sempre più difficile, nonostante l'opportunità servita su un piatto d'argento.


giovedì 10 marzo 2011

Sulla ciclabile c'è spazio per tutti. Purtroppo


Il traffico, soprattutto nei giorni festivi, è in continuo aumento, eppure questa volta in pochi avranno di che lamentarsi. Anzi, i problemi di viabilità che a volte si verificano tra pedoni, biciclette e cani in prossimità delle strettoie e delle sbarre, non fanno che confermare la bontà nel progetto della pista ciclopedonale della Valle Olona.

Come sempre accade in questi casì però, quando il numero di frequentatori aumenta, si fanno strada anche persone che viene difficile definire in modo adeguato senza cadere nel volgare. Non si tratta solo di motorini e qualche macchina che per qualche strana ragione continua a ritenere di poter entrare liberamente a mettere a rischio la sicurezza altrui, ma di qualcuno capace di andare ben oltre e intenzionato a lasciare i segni del proprio passaggio in modo decisamente più evidente.

L'ultimo esempio è in territorio di Fagnano Olona, in un punto neppure troppo vicino a un possibile passaggio per autovetture. Visto il risultato della nuova bravata, visibile nella fotografia, viene infatti da chiedersi non solo cosa passi per la testa di chi decide di occupare il proprio tempo a devastazioni del genere, ma come ci sia riuscito.
Se l'opera è infatti risutlato di un intervento manuale, allora costui (o costoro) deve essere in possesso di un certo tempo e altrettanta pazienza. Altrimenti, se è frutto di una manovra disinvolta di qualche pilota, viene da chiedersi come ci sia arrivato. L'unico modo per raggiungere questo punto in prossimità dell'ansa vicino al confine con Gorla Maggiore è infatti passare attraverso la strada che conduce al Tiro al Piattello, infilare una via laterale prima dell'ingresso, per rimmettersi sul percorso pedonale solo dopo un centinaio di metri di sentiero fangoso. Da qui al luogo della nuova impresa, circa un chilometro di percorso totalmente esposto.

Come ci siano riusciti, resta un mistero, ma sarebbe molto più interessante sapere perchè mai a una persona sana di mente possa venire in mente di impegnarsi in un'azione del genere. Coltivando la speranza che si tratti della manovra errata di un mezzo di servizio, almeno da potersi illudere di non essere caduti troppo in basso.
Geppe


lunedì 7 giugno 2010

Lungo la pista ciclabile al chiaro di luna


Come previsto Venerdì 28 Maggio si è svolta, con ritrovo ore 19.30 nei pressi della scalinata del Ciclocross a Solbiate Olona, la prima notturna in mountain bike mai organizzata lungo la pista ciclabile della Valle Olona e lungo i sentieri dei Parco del Medio Olona e del Rile Tenore Olona.

Anche in questa occasione, l'evento è stato possibile grazie alla volontà, all'impegno e alla determinazione dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Emissioni Zero, affiliata UISP Varese con tre sedi sul territorio nazionale, del proprio Staff di guide cicloturistiche ambientali certificate e accompagnatori di mountain bike e con il Patrocinio del Comune di Solbiate Olona, che sta seguendo con molta partecipazione le attività proposte dall'ASD che ha nel Comune stesso la propria Sede Legale.

Circa una trentina i partecipanti totali che si sono divisi in due orari e due gruppi:
  • alle ore 20.30 come da programma è partita l'escursione per le famiglie e i piu piccoli ovvero anche coloro che non praticano abitualmente i sentieri...
L'escursione è giunta fino alla Ex Cartiera Vita-Mayer con il chiaro, poi nel tragitto di ritorno la luce del sole ha lasciato spazio a quella della luna e delle lampade montate su bike e caschi (ambedue obbligatori per la partecipazione), dando anche la possibilità ai piu piccoli di vedere moltissime lucciole affollare la pista ciclabile, tra il loro stupore (non delle lucciole ma dei bambini!!!)
  • alle 21.00 invece è partita l'escursione in mountain bike per coloro che, equipaggiati con impianti luci degni dei migliori partecipanti alle competizioni endurance di 24h, hanno preferito avventurarsi all'interno dei boschi compresi tra Solbiate Olona, Cairate, Gornate Olona per poi rientrare a Solbiate Olona sulla pista ciclabile e giungere sul luogo di ritrovo per le 23.00 circa
Alla fine la serata ha entusiasmato tutti, specie coloro che non avevano mai avuto modo di effettuare un'escursione con le nostre Guide rimandando l'appuntamento alle prossime escursioni, ma soprattutto alla prossima notturna, prima della fine della bella stagione.

"Questa volta finalmente il meteo ci ha permesso di poter svolgere l'attività come da programma e nelle condizioni giuste per poter effettuare una buona attività escursionistica - commenta Marco Angeletti Presidente di Emissioni Zero -. Prima della fine della stagione, visti i numerosi impegni che l'Associazione Sportiva è chiamata a sostenere nei prossimi mesi sul territorio nazionale, abbiamo già in mente di riproporre un'attività simile a cavallo magari di qualche attività che il Comune ha già in programma.

Inoltre, a seguito di un incontro avuto la settimana scorsa, quanto prima effettueremo un giro dei boschi insieme ai responsabili dell'organizzazione della manifestazione sportiva "Green Pistons" che ci mostreranno, documentando il tutto con una helmet cam che abbiamo in dotazione, come si svolge la loro attività di recupero dei sentieri prima e dopo il loro evento, e con i quali abbiamo pensato di organizzare una giornata per la pulizia e la rimozione di rifiuti da boschi e di dare vita a una collaborazione per la promozione dello sport e del "fair play", per cercare di abbattere quelle barriere che a volte vengono innalzate tra un'attività sportiva e un'altra dai praticanti stessi, e non si sa mai per quale futile motivo".
Marco

lunedì 1 marzo 2010

1° Giornata della Rinascita, pedalata lungo la Valmorea


Domenica 7 Marzo, con ritrovo ore 09.30 presso l’area della BASCULA PESA CARRI adiacente alla Stazione di Castiglione Olona Linea Ferroviaria della Valmorea, si svolgerà un'escursione cicloturistica guidata lungo la pista ciclabile della Valle Olona di fianco al sedime ferroviario lungo la tratta Castiglione Olona-Castelseprio.
Alle ore 10.00 accoglienza del treno dei ciclisti di Ciclocittà di Varese affiliati FIAB con visita dell’impianto della BASCULA PESA CARRI e annesse carrozze ferroviarie. Visita guidata a cura dei responsabili della greenway Amici della Ferrovia Valmorea.
Quindi, escursione con guide cicloturistiche in bicicletta, grazie al supporto dell’ ASD Emissioni Zero di Solbiate Olona lungo l'asse Castiglione Olona-Castelseprio.
Grazie alla collaborazione di una guida archeologica sarà possibile effettuare una visita guidata agli scavi archeologici di Castelseprio e successivamente alla Madonnetta di Gornate Olona, per poi tornare a Castiglione Olona passando dal pianalto di Caronno Corbellaro e l'anello dei lavatoi.
Gli spostamenti verranno effettuati per buona parte lungo i sentieri all'interno del Parco PLIS del Rile Tenore Olona con l'ausilio di guide Cicloturistiche ambientali certificate UISP e accompagnatori di mountain bike UISP.
L'escursione agli scavi di Castelseprio sarà facoltativa, chi non volesse effettuarla potrà rientrare a Castiglione Olona tramite la pista ciclabile, con l'ausilio di una guida CTA.
Al momento dell'iscrizione all'escursione sarà possibile stipulare l' assicurazione sportiva giornaliera per gli infortuni Multisport, grazie alla collaborazione di 24assistance.com
E' obbligatorio l'uso del casco ed è consigliato l'uso di abbigliamento adeguato alla pratica sportiva ciclistica.
info @ Amici della Ferrovia Valmorea Tel. 3471153089

lunedì 12 maggio 2008

Auto sulla ciclabile, la faccenda si fa seria

Non è passato molto tempo da quando da questa pagine è partita una segnalazione della costante presenza di intrusi sulla pista ciclopedonale della Valle Olona. Vale a dire, motorini e automobili che per qualche strana ragione decidono liberamente di servirsi di quel tratto di strada, ampiamente segnalato come risevato a pedoni e bicicilette, per fare i propri comodi.

Indirizzata direttamente anche a chi di dovere, la segnalazione aveva raccolto sì alcuni impegni concreti a intervenire ma anche qualche risposta poco più che formale, ponendo l'attenzione sulla difficoltà di realizzare controlli impeccabili (soprattutto per quanto riguarda moto e motorini) e il continuo intervento per ripristinare le sbarre regolarmente divelte.

Dal punto di vista di chi questa parte di tracciato la percorre abitualmente, le cose sembrano però essere del tutto diverse. Le scorribande di mezzi a motore alla luce dei fatti sono e restano la regola, offrendo l'impressione di un certo crescente disinteresse.

L'ultimo episodio, proprio di questi giorni, segnalato da un lettore di ValleOlona.com, il quale con un misto di rabbia e preoccupazione scrive:

[...] ieri nella corsa domenicale, all'altezza di Olgiate Olona RISCHIO DI ESSERE INVESTITO ALLE SPALLE da un SUV che è passato a folle velocità pensava di essere in un campo prova...
Scandaloso! Ho trovato la sbarra di legno che dovrebbe impedire il passaggio di auto e moto spezzata (fine via L.Tovo) [...]. Purtroppo non ho preso la targa del veicolo altrimenti la denuncia partiva!
Già in altre occasioni mi è capitato di incontrare auto e moto ma almeno non mi sfioravano a folle velocità. La prossima volta una foto con telefonino e denuncia partono! Che vergogna...


Affermazioni che mi sento di condividere in pieno. Anzi, a questo punto viene da domandarsi se prima di decidersi a un intervento drastico bisogna per forza aspettare il momento in cui ci si trovi a pagare a caro prezzo il fatto di non aver voluto intervenire per tempo.

Forse, trattandosi di pista ciclopedonale, certi pericoli vengono sottovalutati, ma proprio il fatto che si tatta di una strada dove chi la frequenta non si aspetta certo il passaggio di mezzi a motore e ad alta velocità aumenta il pericolo di certi atteggiamenti criminali.

Se poi qualcuno riuscisse a immortalare le imprese di questi signori, sono ben disposto a rendere la cosa pubblica, assumendomi personalmente qualsiasi responsabilità conseguente alla pubblicazione. Tenete le macchine fotografiche o i telefoni puntati, la caccia all'idiota è aperta.

Geppe

martedì 8 aprile 2008

Meno auto sì, ma servono alterntive

Qualche settimana fa, attraverso un documento pubblico, l'amministrazione locale di Castellanza provava a richiamare l'attenzione degli abitanti della città e dei dintorni sulla necessità di cambiare atteggiamento come un passo importante verso la riduzione delll'inquinamento e a salvaguardia dell'ambiente circostante. Iniziativa lodevole e per certi versi doverosa da parte di chi ha la responsabilità di guidare una comunità.

Sulle effettive possibilità che producano gli effetti desiderati si potrebbe discutere a lungo, ma certamente azioni del genere rientrano tra i compiti di una Giunta. Per avere maggor peso però un appello alla civiltà come questo avrebbe bisogno di essere accompagnato da fatti più concreti.

Il problema non riguarda solo Castellanza. Fatta qualche rara eccezione infatti, praticamente tutti i centri abitati accusano gravi carenze dal punto di vista delle infrastrutture in grado consentire agli abitanti della zona di vivere maggiormente in sintonia con l'ambiente senza tuttavia stravolgere la propria vita.

Partendo dalla considerazione che l'agglomerato urbano della Valle Olona e dei centri limitrofi ha le medesime caratteristiche di una città neanche tanto piccola, alcuni paragoni non dovrebbero risultare azzardati. Per esempio, se in una città dalla popolazione simile a quella di questa zona i servizi di trasporto pubblico fossero allo stesso livello, con moltra probabilità il traffico sarebbe al collasso già da tempo. La copertura del servizio, sia come percorsi sia soprattutto come orari, rende infatti quanto meno problematico organizzare gli spostamenti quotidiani affidandosi ai mezzi pubblici. Che si agigunge a un pessimo esempio di attenzione all'ambiente, come è facile verificare torvandosi nei pressi dei tubi di scarico di tali autobus. Spostarsi da un paese all'altro al di fuori degli orari scolastici può rivelarsi una vera e propria avventura. A volte anche solo per reperire biglietti e orari.

Ma anche per chi dovesse decidere di fare affidamento sulla bicicletta, la realtà non si presenta migliore. Il comportamento sempre più imprudente e irresponsabile di un numero sempre maggiore di automobilisti al volante di macchine sempre più spropositate rappresenta solo una parte dei rischi. Anche lo stato stesso delle strade spesso è un serio pericolo. Nonostante l'impegno di alcuni Comuni, nel complesso le piste ciclabili protette rappresentano ancora delle rarità. E, soprattutto, manca un concetto di rete.

Se nella stessa Castellanza è possibile percorrere parte del Sempione in corsie riservate, una volta superato quel tratto ci si ritorva proiettati nel mezzo del traffico tipico di una delle strade più inquinate d'Italia. Peggio ancora accade a chi percorre il nuovo ponte sopra l'autostrada che da Solbiate Olona porta a Olgiate Olona in direzione di Busto Arsizio. Terminata la sede dedicata lungo ponte, ci si trova contromano nel bel mezzo di una delle rotonde più trafficate della provincia, a interrogarsi su come raggiungere indenni il successivo tratto ciclabile che prende il via poco più avanti dalla parte opposta. Esempi del genere ne esistono diversi (significativo anche il tratto di Varesina messo in sicurezza da Castiglione Olona ma non dai vicini o i lavori nel tratto urbano della SP 19 a Gorla Maggiore) e, se in parte possono essere dovuti a progetti in corso, resta evidente una mancanza di coordinamento tra tutti i Comuni (che forse dovrebbero entrare di più in un'ottica di 'rioni', rispetto a un unico centro abitato), finalizzata a una strategia condivisa in grado di combinare efficacia degli investimenti con qualità dei risultati ottenuti e fruibilità da parte degli abitanti, non solo di quelli del proprio orticello.

Perchè allora non pensare di realizzare piste ciclabili protette lungo direttrici molto trafficate, ma con pochi ostacoli di tipo urbano, come la stessa SP19 da Castellanza fino a Tradate da una parte o Lonate Ceppino dall'altra oppure, lungo la sponda opposta, la via che unisce Castellanza a Fagnano Olona, battutissima da ciclisti e pedoni che devono ringraziare qualche Santo ogni volta che arrivano a destinazione sani e salvi?

Geppe