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lunedì 28 ottobre 2013

Un'inquietante realtà emerge in tutta la propria schiuma

D'accordo, siamo vicini ad Halloween, le giornate si accorciano e sono spesso grige. Tutto quanto contribuisce a rendere l'atmosfera più misteriosa e induce a pensare alla presenza di entità aliene.

Il problema è  che questa foto di alieno non ha niente. E' infatti rigorosamente reale e documenta una situazione per certi versi inquietante. 



Come viene segnalato dall'autore, è stata scattata in Valle Olona, nel Comune di Cairate, nei dintorni della cartiera. Non si tratta di neve e neppure di una pozzanghera o del solito tratto schiumoso dell'Olona.

In questo caso la schiuma sgorga in modo spontaneo dal terreno, a una certa distanza dal corso del fiume.

Caso mai ce ne fosse bisogno, un brusco richiamo alla realtà, dopo il moderato ottimismo che si va diffondendo ultimamente circa il futuro dell'Olona

Geppe

Prontamente, il Comune di Cairate ha spiegato la cosa. In realtà, è una ragione molto semplice, per quanto non possa fare a meno di lasciare una certa tristezza per il non poter intervenire.

"Buongiorno Giuseppe Goglio, come già detto in precedenza, l’Ufficio Tecnico comunale, su ordine del sindaco, ha effettuato sopralluoghi nei giorni 16, 17 e 18 ottobre; dai sopralluoghi è emerso che la schiuma arriva dal collettore fognario di Cairate (sotto alla schiuma della foto infatti c’è un chiusino); la rete fognaria di Cairate è collegata al depuratore in Valle Olona attraverso un collettore fognario che scende dalla via Sorrento.

Con tutta probabilità la schiuma si forma a causa dello scarico di tensoattivi (sapone) da parte di una ditta di Cairate che è già stata individuata; di fatto la ditta è autorizzata a scaricare in fognatura questo “sapone”, il problema è che lo scarico non avviene in modo graduale, ma con dei picchi; la velocità di caduta dell’acqua in valle (dislivello di circa 30 metri), attraverso l’apposito collettore, fa sì che si formi la schiuma che poi accresce di volume fino, in alcuni casi, a fuoriuscire dal quel chiusino nel fondovalle. 

La ditta in questione, che ripetiamo, sta comunque rispettando le normative (giuste o sbagliate che siano), si è impegnata ad individuare una soluzione tecnica per scaricare in modo più graduale. Il problema quindi è monitorato e si sta avviando ad una soluzione speriamo positiva e definitiva, anche se non sappiamo in quali tempi".

venerdì 13 settembre 2013

Agli occhi di qualcuno l'Olona è solo una pista da enduro


In certi casi, non è necessario spendere tante parole, le immagini bastano a spiegare quanto sia ancora lungo e tortuoso il percorso per difendere i successi conquistati con tanta fatica per il recupero dell'Olona.

I sacrifici di tante persone (come chi ci ha inviato questa immagine sconfortante), disponibili a dedicare buona parte del proprio tempo libero a non sprecare quanto si è riusciti a ottenere in Valle Olona, tra pista ciclopedonale, maggiore controllo delle acque e i primi progetti di valorizzazione e accoglienza, non possono essere vanificati dai maleducati (unico termine incensurabile che mi viene in mente) di turno.

Giusto per completezza di informazione, la zona interessata è tra Cairate e Lonate Ceppino, a ridosso del tracciato protetto e storicamente nota proprio per incursioni incuranti di ogni divieto, come peraltro è facile constatare di persona dalle tracce di pneumatici e sgommate presenti sulla ciclabile.

A rendere la situazione ancora più squallida, il fatto che il protagonista del gesto, appena richiamato dall'autore della fotografia, non abbia esitato ad avvicinarsi con fare minaccioso, restando ben nascosto dietro il proprio casco.

Geppe


domenica 14 marzo 2010

L'amore tradito da uno strato di schiuma egoista

Riqualificazione, rivalutazione, recupero e tutte le altre parole spese negli ultimi tempi a proposito dell’Olona rischiano di trovarsi fuori gioco nel giro di pochi minuti. Basta infatti un pomeriggio qualsiasi di una giornata di fine inverno, durante una passeggiata in bicicletta o a piedi, come quelle che i sempre più numerosi frequentatori hanno preso l’abitudine di fare lungo il fondovalle, per trovarsi di fronte a una realtà ben diversa.

Vedere l’Olona ricoperta da uno strado di schiuma bianca uscita da un canale di sfogo del collettore è uno di quegli spettacoli che lasciano l’amaro in bocca, offrono spazio a un velo di tristezza e accentuano il contrasto con i primi segnali di risveglio di una natura alla fine della stagione invernale e della più lunga stagione del degrado.

Erano circa le tre e mezza del pomeriggio quando un ragazzo appassionato di pesca, ancora fiducioso sulla possibilità di vedersi consegnato dagli adulti un ambiente vivibile, trova il proprio angolo di fiume preferito sommerso da quella schiuma bianca tanto stonata quanto estranea. Immediato l’allarme ai vigili del fuoco, giunti a breve sul posto e per nulla stupiti dalla nuova azione di scarico abusivo. Difficile poter fare altro che prendere nota della realtà e avanzare le prime ipotesi, mentre sul luogo sopraggiungono anche i volontari della Protezione Civile di Fagnano Olona e la Polizia Locale di Gorla Maggiore. Per tutti, poco altro da fare oltre a scattare fotografie, stendere un verbale e lanciare un sguardo desolato verso il fiume ancora una volta vittima, nella migliore delle ipotesi, della superficialità di qualche azienda.

Poco più a monte, i lavori da un milione di euro per l’impianto di fitodepurazione, poche ore dopo, a Castiglione Olona, un atto d’amore nei confronti del corso d’acqua sotto forma di incontro tra passato, presente e futuro. La mattina successiva, uno dei regali più belli all’Olona e alla propria gente da anni a questa parte: l’inaugurazione della pista ciclopedonale. Decine, centinaia di persone coinvolte, loro sì, nel recupero della Valle e nel lasciare alle prossime generazioni un ambiente migliore di quello trovato. Tutto inutile di fronte all’incuria, alla superficialità se non addirittura all’egoismo di pochi, disinteressati a danni incalcolabili per risparmiare poche decine di euro.

Servono un paio d’ore dopo che lo scarico si è arrestato prima che le tracce di schiuma diventino visibili solo all’occhio attento, ma tra i numerosi passanti in questo periodo lo sguardo viene subito catturato da questa sorpresa, da questo nuovo attentato al proprio futuro.

Difficile risalire al responsabile, il collettore è la sezione terminale dove gli scarichi di tante industrie sono già stati convogliati. Altrettanto difficile però ignorare la necessità di intervenire. Pochi mesi fa, nello stesso luogo una situazione analoga. Poche settimane fa, più a valle un’altra testimonianza simile. Intano, alle porte del capoluogo scarichi fognari domestici direttamente nel fiume sono stati inutilmente segnalati da tempo.

Intanto, l’Olona aspetta, nel passato ha vissuto ben di peggio, ma nel passato almeno c’era la scusa del bisogno, di una parziale ignoranza. Oggi l’Olona è spesso al centro di dichiarazioni d’amore e per questo l’attentato ha un sapore diverso: se una volta era indifferenza o incoscienza, oggi un atto del genere ha tutto il sapore del tradimento.