In questo caso parliamo del noto "decreto salvaciclisti" e di una comunicazione ricevuta in questi giorni e che vi riportiamo alla fine di questo intervento.
Voi cosa ne pensate?
Ecco cosa ne penso io. Credo che l'abbassamento dei limiti di velocità a 30 km/h all'interno dei centri urbani (come fatto dalla Città di Saronno) possa anche essere inutile se, come spesso accade, si "centra" un pedone o un ciclista. Si può evitare la morte, ma di sicuro non l'infortunio che a volte può essere anche permanente, perchè tutto dipende anche da come si cade a terra a seguito dell'urto!
Non sarebbe piu utile promuovere l'uso del casco in bicicletta o realizzare nuove piste ciclabili all'interno dei centri abitati o "convertire" quei marciapiedi che si prestano a diventare tali?
Non sarebbe piu utile aumentare i dossi artificiali come già hanno fatto molti paesi/città della zona?
Non sarebbe più utile lanciare dei messaggi volti al rispetto civico e all'educazione degli automobilisti e degli stessi pedoni/ciclisti?
Perchè, va anche ricordato che, spesso anche molti ciclisti o pedoni non rispettano il codice della strada andando a "cercarsi", anche involontariamente, l'incidente (vedi "ciclista" investito e deceduto sulla strada per Olgiate Olona mentre di notte, tornava a casa dal lavoro senza luci nè catarifrangenti o gilet di segnalazione come prevede il codice della strada)
Negli altri Paesi europei dove la mobilità sostenibile è un dato di fatto, il cittadino medio rispetta le regole, le leggi e magari si adegua ad esse, anche quando queste "deturpano" lo stile della propria bicicletta o del proprio look ciclistico.
In Italia questo non esiste e nella nostra provincia, una volta molto più conscia e ricca di senso civico e di rispetto per il prossimo, con il passare degli anni sembra che non sia più "alla moda".
Io non ci sto, NOI non ci stiamo...non ci accontentiamo di una "città a 30 km/h" ma vogliamo una città più ricca di valori, di educazione e di civiltà, perchè gli incivili e i maleducati fanno male anche a piedi o in bicicletta!!!
Io non ci sto, NOI non ci stiamo...non ci accontentiamo di una "città a 30 km/h" ma vogliamo una città più ricca di valori, di educazione e di civiltà, perchè gli incivili e i maleducati fanno male anche a piedi o in bicicletta!!!
Marco Angeletti
Presidente ASD Emissioni Zero
Questo il testo del comunicato:
Legambiente Varese e Fiab-Ciclocittà aderiscono alla petizione lanciata dal movimento "Salvaiciclisti" e indirizzata al Parlamento per ridurre a 30 km/h il limite massimo di velocità nelle aree residenziali di tutte le città italiane.
"Uno degli aspetti fondamentali per la sicurezza stradale è abbassare la velocità dei veicoli più pericolosi - si legge nel testo della petizione, che si può sostenere sul sito www.salvaiciclisti.it -. Chiediamo che per legge sia inserito il limite dei 30 all'ora nelle aree residenziali, ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce."
I 2.556 ciclisti e i 7.625 pedoni uccisi sulle strade italiane dimostrano, secondo i promotori, la necessità di un intervento legislativo, diffuso in altri paesi europei, che contrasti l'incidentalità sulle strade e permetta una maggiore vivibilità del'ambiente urbano.
"La progettazione di una città a 30 all'ora - dichiarano Legambiente Varese e Fiab-Ciclocittà - deve essere un pilastro della grande sfida per il governo della mobilità anche a Varese e nelle altre città della provincia, sull'esempio di Saronno. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere la petizione".
Legambiente Varese e Fiab-Ciclocittà aderiscono alla petizione lanciata dal movimento "Salvaiciclisti" e indirizzata al Parlamento per ridurre a 30 km/h il limite massimo di velocità nelle aree residenziali di tutte le città italiane.
"Uno degli aspetti fondamentali per la sicurezza stradale è abbassare la velocità dei veicoli più pericolosi - si legge nel testo della petizione, che si può sostenere sul sito www.salvaiciclisti.it -. Chiediamo che per legge sia inserito il limite dei 30 all'ora nelle aree residenziali, ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce."
I 2.556 ciclisti e i 7.625 pedoni uccisi sulle strade italiane dimostrano, secondo i promotori, la necessità di un intervento legislativo, diffuso in altri paesi europei, che contrasti l'incidentalità sulle strade e permetta una maggiore vivibilità del'ambiente urbano.
"La progettazione di una città a 30 all'ora - dichiarano Legambiente Varese e Fiab-Ciclocittà - deve essere un pilastro della grande sfida per il governo della mobilità anche a Varese e nelle altre città della provincia, sull'esempio di Saronno. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere la petizione".
2 commenti:
This was great to reead
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