Come precisato dal Ministero dell'Ambiente italiano, "La Settimana Europea è un’occasione per i Comuni per presentare
proposte alternative e sostenibili per i cittadini e ottenere da questi un utile
feedback".
Per una serie di paesi a parole sempre pronti a lanciarsi in nuove iniziative all'insegna della collaborazione, quale occasione migliore per sfruttare in tal senso quel patrimonio rappresentato dalla Pista ciclopedonale della Valle Olona? Magari, cogliendo l'occasione per aumentarne la popolarità anche al di fuori dei confini comunali o, viceversa, spingendo i sempre più numerosi frequentatori a conoscere (bastano semplici cartelli segnaletici) un enorme patrimonio storico e artistico poco sopra gli alberi che delimitano il tracciato. Nella peggiore delle ipotesi, una buona ragione per svuotare i traboccanti cestini lungo il percorso o eseguire un minimo di manutenzione.
Casualmente, quest’anno l’argomento scelto dalla Comunità Europea è proprio Muovendosi verso
la giusta direzione, che "intende evidenziare il ruolo della pianificazione
integrata per la realizzazione di un’efficace sistema di mobilità sostenibile in
ambito urbano".
Facile invece intuire la risposta della Valle Olona: silenzio totale su tutta la linea. Anzi su tutto il fiume. Per trovare iniziative è necessario spingersi a Varese, dove invece il programma è stato studiato per tempo, ricco e variegato al punto da risultare invitante sia per ciclisti sia per i curiosi poco propensi all'uso delle due ruote.
Anche questa è passata. Un'altra occasione gettata al vento va ad aggiungersi alle tante dei mesi e degli anni scorsi. A voler essere ottimisti a tutti i costi, ci si può solo augurare che sia almeno una delle ultime.
Geppe
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