martedì 16 settembre 2008

Sidro, castagne, MTB e... immondizia


Spero che il buon Marco mi perdonerà questa piccola intrusione nel suo argomento principe, ma quello che ho vissuto ieri mi ha proprio fatto andare in bestia. Dopo un fine settimana di pioggia, l'idea un breve giro in bicicletta al sole di fine estate mi era sembrata decisamente invitante. Questa volta però rinnegando la vocazione del 'bitumaro', alla mia abituale uscita su strada ho preferito un giro nei boschi in MTB. Ne è uscito un itinerario che potrebbe risultare interessante per l'ormai prossimo Insubria Bike Festival di ottobre. A patto che a sidro e castagne qualcuno sia disposto ad affiancare una bella montagna di rifuti.


Già, perchè nonostante le buone intenzioni, le firme di accordi ufficiali, le dichiarazioni di facciata, e le giornate di pulizia buone solo per l'Associazione di turno desiderosa di farsi pubblicità a spese dell'Amministazione, a farla da padrona nei boschi della zona non è la natura ma una quantità sempre maggiore di rifiuti. Destinati, sembra, a restare lì nella massima indifferenza. Non trascurerei anche il fatto che l'itinerario in questione attraversa due dei tre Plis della Valle Olona: Parco del Medio Olona e Bosco del Rugaredo.


Per chi volesse intraprendere questo viaggio dell'orrore, il ritrovo di partenza è presso il campo sportivo di Marnate. Non è un luogo casuale, ma il punto dove prende il via il Percorso dei Fontanili, uno dei più suggestivi (in teoria) della Valle Olona.


Arrivando da Rescaldina, il tema portante dell'escursione è chiaro da subito. Ma non si tratta di sentieri, alberi, prati, mughetti e cose del genere. Sin dalla partenza, la cornice è caratterizzata da macerie, pneumatici, sacchetti di ogni forma e dimensione pieni di qualsiasi cosa, mobili, ecc. In buona parte, abbandoni segnalati da mesi e rigorosamente lasciati inalterati.


Anche addentrandosi nella boscaglia la situazione non migliora più di tanto. La mancanza di sbarre (quelle che ci sono dimenticate spesso aperte o forzate), permette a chiunque di avanzare in auto o furgone tra gli alberi fino al punto desiderato per compiere i propri comodi. Nonostante la fitta rete di viottoli inoltre, non c'è pericolo di perdersi. Per arrivare a una strada asfaltata è sufficiente dirigersi in direzione dell'aumento dei rifiuti abbandonati. Il momento che si arriva a dover aggirare vere e proprie colline di rifiuti significa che ormai si è a ridosso della provinciale.


Risalendo i boschi verso nord, cambia la competenza territoriale entrando nel territorio di Gorla Minore, ma lo spettacolo resta lo stesso. Meritano però una sosta alcuni luoghi diventati ormai simbolici. Per esempio, un angolo nel territorio di Gorla Minore dove dalla scorsa primavera un intero carico avanzato da una ristrutturazione domestica caratterizza il panorama, ha subito un'evoluzione. Mentre calcinacci e altri elementi non infiammabili sono rimasti pressochè invariati, il mobilio e il materiale plastico sono stati dati alle fiamme. Se è un modo di rimediare alla imbarazzante situazione, desta qualche perplessità. Così come le numerose siringhe che da tempo danno un tocco in più allo scempio.


Non si può però dire che la vegetazione non cresca rigogliosa. In tutta questa fascia infatti abbondano intere distese di ambrosia, un'erba che per legge dovrebbe essere tagliata almeno tre volte nel corso dell'estate. Casomai qualcuno fosse indifferente, o assuefatto, alla vista dei rifiuti, può in questo modo avere la possibilità di essere colpito da un violento attacco di allergia.


Proseguendo l'escursione, anche una buona notizia. Poco oltre, si incontra infatti una specie di circuito per moto da cross, a quanto risulta curato dal Moto Club Agusta. Si tratta della porzione di boschi più curata e pulita in assoluto, a dimostrazione che anche tra i tanto discussi appassionati della moto da cross per le loro scorribande fuori strada non manca chi ci tiene a preservare i boschi e che in fondo non è poi così difficile.

Il tracciato corre parallelo alla SP19, diverse centinaia di metri sulla destra pedalando in direzione di Cairate. In prossimità di un cartello che ricorda come ci si trovi all'interno di un Plis, un altro punto emblematico, ormai storico. Sono infatti anni (anche questa segnalata più volte) che tra gli alberi riposa la carcassa di un'autobile abbandonata a sè stessa. Forse la speranza è che uno smottamento prima o poi la faccia sparire nel terreno circostante.

L'ultima via asfaltata che si incrocia è quella che porta alla discarica di Gorla Maggiore. Per assurdo, qua la situazione è leggermente migliore. Di ambrosia se ne trova sempre in abbondanza, ma almeno dai rifiuti, i boschi sembrano essere almeno in parte risparmiati.


Dopo un breve tratto di provinciale, si può tornare nei boschi, proprio all'altezza di quella fetta di territorio ufficialmente sotto le cure di Fagnano Olona, il Comune capofila del Medio Olona. In realtà, sembra terra di nessuno.


Nel tratto di boschi adiacente ad alcune fattorie, alcuni dei reperti rinvenuti la scorsa primavera sono stati rimossi (naturalmente solo una parte), ma lo spettacolo non cambia. Dopo che Cairate ha prontamente chiuso con le sbarre i punti più critici, la zona di scarico preferita sembra sia diventa questa. Per i più interessati, il campionario presente nel raggio di poche centiana di metri è particolarmente variegato: oltre alla tradizionale collina di tegole e mattoni, giocattoli di ogni tipo, frigoriferi, sedie e sacchetti di ogni forma e dimensione. Dai più misteriosi a quelli invece dal contenuto inequivocabile: si tratta di buste di plastica che le gentili signorine che esercitano nella zona appendono ai rami degli alberi per gettare i resti del proprio lavoro. Se non altro, qualcuno che si cura di salvare almeno l'apparenza dei nostri boschi.


L'itinerario è quasi al termine. Per i più temerari, si può anche affrontare una ripida discesa in Valle Olona passando da un noto agriturismo di Fagnano Olona. A condizione però di esere in grado di fare lo slalom tra una serie imprecisata di sacchi neri contenenti polistirolo ed altro materiale isolante.


A conti fatti, tra una firma e una dichiarazione, si potrebbe valutare l'ipotesi di realizzare un'apposita documentazione per questo tracciato, avendo cura di stampare anche i richiami a tutti i punti con i ritrovamenti più rappresentativi. Con tutta probabilità i rifiuti resteranno lì ancora tanto di quel tempo che il problema semmai si proporrà dopo anni, in occasione di una eventuale ristampa.



Geppe

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Conosco bene la zona e capisco anche la rabbia e il dispiacere che provi nel vedere bei posti traformati in discariche.
Credo però che in questi ultimi anni qualcosa si stia muovendo in senso positivo (vedi per esempio pista ciclabile lungo l'olona) e spero che in futuro inziative promosse da enti locali, ma anche da blog come il vostro, portino la gente ad apprezzare le bellezze nascoste dietro casa.

Anonimo ha detto...

non mi piace che sfrutti il mio marchio per i tuoi interessi, mi dovresti dare dei soldi lo sai!!!
^__^
nautralmente scherzo, però io l'avrei chiamato: "copertoni,sirignhe, goldoni e...MTB"
ci vediamo presto!!!

Giuseppe Goglio ha detto...

Sul fatto che qualcosa si stia finalmente muovendo non c'è molto da obiettare. Il problema è che a volte si ha l'impressione che manchi la buona volontà o un minimo di coordinamento.
Non dovrebbe essere molto difficile mettere le sbarre ovunque (come tanti hanno già fatto) oppure far sì che i soldi spesi da un Comune per le pulizie siano vanificati dall'incuria del vicino.

Giuseppe Goglio ha detto...

Marco,
In effetti, hai ragione. Pensavo che ti potrei pagare in natura, con una parte dei rinvenimenti trovati sul percorso. Possiamo anche fare a metà. :-)

Anonimo ha detto...

no grazie, al massimo chiamiamo l'Esercito dopo che hanno finito a Napoli...tristess

Anonimo ha detto...

mi intrometto anche io... che ho apapena organizzato una marcia in quell di Castellanza Legnano rescaldina e gerenzano...

un solo commento... sob! sigh!

ho scritto ai comuni per fare almeno un po' di pulizia.. una risposta sola di Rescaldina "non e' territorio che ci compete"

grazie e alla prossima vero?


ps: per i curatori del blog, giustificate questo poverello che e' un po' troppo assente. appena possibile vi faro' sapere del risultato della marcia.

Giuseppe Goglio ha detto...

Se è solo per quello, un giro nei boschi del comune di Rescaldina si fa in fretta a fare. E probabilmente, la situazione è anche peggio