venerdì 12 novembre 2010

C'è chi alle buone intenzioni preferisce i fatti


"Ci sono buone basi per rendere ancora più organico un lavoro per affrontare i problemi e valorizzare le opportunità che i sindaci hanno rappresentato. Tra i problemi principali, la carenza di infrastrutture". Letta così sembra un'affermazione calzata si misura da qualche portavoce, fatto perlatro già di per sè poco probabile ultimamente, del Protocollo Terre del Seprio-Medio Olona intenzionato a tradurre in pratica le potenzialità contenute nel documento firmato dai Venti Comuni nel maggio 2009.

Sensazione rafforzata proseguendo la lettura del documetno: "Le opportunità sono quelle offerte da un territorio ricco di beni ambientali, acque, agricoltura. Via dunque alla preparazione di un vero e proprio Tavolo Territoriale di Coordinamento presieduto da un Assessore".

Quindi, Regione Lombardia impegnata in prima persona a sostenere e condurre un'iniziativa di sviluppo territoriale coordinata tra più Comuni. In effetti, tra gli ultimi punti inseriti nel Protocollo rientravano contatti con i livelli istituzionali superiori e perfino il coinvolgimento per Expo 2015. Scelte che da subito si erano rivelate azzeccate, con l'interessamento personale di Letizia Moratti, Sindaco di Milano, al quale però nessun Amministratore ha ritenuto doversoso di rispondere o comunque dare seguito.

Iniziative del genere, in Regione Lombardia sono ben viste, come dimostrato sempre nello stesso documento. "Regione Lombardia - ha sottolineato Roberto Formigoni nel corso dell'incontro - ha voluto sostenere e continuerà a farlo, le iniziative partite dal vostro territorio, come le piste ciclabili, i distretti del commercio, il cluster dell'energia. Tra le azioni per la riqualificazione del territorio non possiamo dimenticare il contratto di fiume Olona-Bozzente-Lure, che prevede un investimento di 235 milioni".

Anche dalla controparte, i singoli paesi, l'importante è la volontà di rispettare comunque i ruoli, in presenza di una nuova via di dialogo istituzionale. Si legge infatti: "Non intendiamo percorrere la strada di una nuova provincia lombarda ma istituzionalizzare un punto di riferimento tra il nostro territorio e la Regione, oltre che con la Provincia. Servono forme di governo snelle e operative, per affrontare e risolvere i problemi e favorire lo sviluppo del territorio".

Tutto perfetto quindi? Non esattamente. Per i protagonisti dell'iniziativa certamente sì, ma per i firmatari del Protocollo Terre del Seprio-Medio Olona probabilmente no. Il documento in questione è infatti il resoconto di un incontro tra il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e il presidente della Conferenza dei sindaci dell'Alto Milanese e sindaco di Legnano Lorenzo Vitali, di Magenta Luca Del Gobbo, di Abbiategrasso Roberto Albetti, che si sono incontrati di recente a Palazzo Pirelli. Come primo risultato, l'attenzione della Regione alla peculiarità dei territori dell'Alto milanese, magentino, castanese e abbiatese ha trovato un perno in un Patto del Nord Ovest Milano.

Come dire, c'è chi propone le idee, c'è che le realizza e c'è anche chi le mette in pratica. Ma in Valle Olona c'è anche chi le dimentica in un cassetto.

Geppe

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