mercoledì 16 maggio 2012

Quel tesoro a due ruote completamente ignorato

Per chi è interessato solo alle questioni viabilistiche, un'opera come la Pedemontana è una via di collegamento attesa da tempo. Per chi invece mette in primo piano la questione ambientale, per diverso tempo la nuova autostrada in costruzione ha rappresentato un buon palcoscenico. Ora che i cantieri sono in fase avanzata, l'interesse mediatico lascia in genere spazio all'attesa.


Restano però in secondo piano aspetti del progetto meritevoli di maggiore attenzione. Per esempio, la realizzazione della cosiddetta Greenway, vale a dire il percorso ciclabile destinato ad affiancare l'arteria e fornire un tracciato con pochi uguali in Italia e dalle potenzialità spesso sottovalutate.


Quanto possa rivelarsi strategica, anche in qualità di risorsa economica, una pista ciclabile avrebbe potuto d'altra parte dimostrarlo la Pista ciclopedonale della Valle Olona, sulla quale la Provincia di Varese ha investito per donare alla zona una infrastruttura e una risorsa strategica. 


Risorsa tuttavia praticamente ignorata dai Comuni della zona, dove l'unico cartello stradale che indica il percorso si trova a Castellanza, dove quasi niente è stato costruito intorno alla pista ciclabile per attirare più persone e tradurre queste presenze in opportunità di guadagno. Dove anche la manutenzione ordinaria dopo pochi mesi è stata ripresa in carico dalla Provincia.


Nel momento in cui anche pochi posti di lavoro possono rappresentare una piccola fortuna, una risorsa del genere, peraltro già disponibile, probabilmente meriterebbe maggiore attenzione. Per chi avanza dubbi al riguardo, basta leggere quanto pubblicato in questi giorni da Corriere.it.


Nel contesto di un articolo relativo a un progetto di pista ciclabile lungo gli argini del Po, tra Torino a Venezia, passando per Milano, grazie alla pista del Naviglio Pavese, vengono richiamate le piste europee più famose: la via del Danubio in Austria, da Passau a Vienna o quella dell’Elba, in Germania. 


Piste ciclabili sicure, attrezzatissime, costantemente curate e abbellite, adatte alle famiglie come agli appassionati. Ma, soprattutto, infrastrutture che portano alle economie locali dai 72 ai 91 milioni di euro l’anno, grazie alla presenza di oltre 155 mila turisti. È possibile sognare qualcosa di simile, in Italia? In Italia è ancora presto per dirlo, in Valle Olona, appare sempre più difficile, nonostante l'opportunità servita su un piatto d'argento.


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