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venerdì 22 febbraio 2008

Boschi, rumenta e... quello che non ti aspetti

Sarà anche per il fatto che quando si segue l'evolversi di una situazione è più facile che lo sguardo cada sui particolari, ma ciò non toglie che alcuni ritrovamenti siano decisamente curiosi, per non dire paradossali. Se non fosse che probabilmente c'è anche da preoccuparsi.

In una delle pedalate nei boschi di questi giorni, con il passo tranquillo della bicicletta è più facile notare la quantità di rifiuti di ogni tipo abbandonati. Anche quelli all'apparenza più 'innocui' (ma il gesto resta sempre altamente incivile), come i mozziconi di sigaretta, i relativi pacchetti, gli avanzi di spuntini, pranzi e affini, a lungo andare stanno concorrendo a formare dei veri e propri strati di rumenta che ben poco hanno a che fare con la natura. E, non guasta mai ricordarlo, non solo rovinano un bene di tutti, ma assorbono anche una enorme quantità di risorse economiche (anche queste di tutti) che potrebbero essere impiegate molto meglio.

Provate a memorizzare un punto qualsiasi di una strada dove passate tutti i giorni. Nell'arco di una settimana, non sarà difficile notare uno scenario simile, ma sempre diverso. Sempre di rifiuti si tratta, ma non di rado rimossi in giornata per fare posto ad altri che verranno dimenticati nel corso della notte.

Ma torniamo al motivo principale di questo post. Durante queste ricognizioni, tra lo strato di rumenta, capita anche di scovare qualche cosa di decisamente curioso, se non ci fosse da preoccuparsi. Forse qualcuno ha letto di quel blocco di Internet avvenuto nei giorni scorsi a causa di un cavo dorsale tranciato in una zona della Lombardia.

Cose che succedono, uno potrebbe pensare. Un caso eccezionale, dovuto a coincidenze particolari. Forse, ma analizzando il ritrovamento testimoniato dalla foto di apertura (e il relativo dettaglio a fianco - fare clic qui per l'ingrandimento), qualche dubbio viene. Per fugare qualsiasi dubbio: si tratta di un cavo marcato Telecom che attraversa i boschi ad altezza uomo. E che ha tutta l'aria di essere in funzione. Non vorrei francamente trovarmi nei panni dei clienti serviti da questo cavo, ma quello che secondo me esprime meglio la situazione è il commento di chi mi ha inviato la fotografia: "Fantastica Telecom".

giovedì 24 gennaio 2008

La nebbia in Valle

Ho partecipato anche io come Geppe alla manifestazione podistica di domenica scorsa sui sentieri attorno a Gorla Minore. Ho camminato per un lungo tratto con persone provenienti da Milano e il discorso non poteva che essere sul pattume, sulla discarica di Mozzate, che sembra sia destinata a ospitare parte dei poveri resti della civiltà meridionale, e sul fatto che la nostra bellissima Valle sia invasa da ogni tipo di spazzatura buttata con noncuranza a lato dei sentieri dei boschi.

Non si riesce proprio a dare una ragione a questa abitudine consolidata di menti bacate che fanno scempio di un territorio ancora bellissimo e invitante.

Nella nebbia, per la gioia dei fotoamatori, scorci di paesaggi di campagna d'altri tempi ma intervallati da visioni di cumuli di rifiuti portati li' non si capisce come e addirittura con fatica.

Un ricordo personale mi riporta indietro nel tempo quando con il Gruppo Tapascioni (non esistevano ancora le organizzazioni verdi verdine verdone e verdacce ...ed evito polemiche...) e con il misero contributo comunale di alcuni attrezzi da lavoro, avevo organizzato la pulizia della strada che porta al Museo d'Arte Moderna Pagani di Castellanza(http://www.museopagani.it/).

DA NON CREDERE : abbiamo trovato perfino una LAPIDE TOMBALE con tanto di nome e cognome nascosta tra i rovi del bosco e da una montagnola di rifiuti! Purtroppo dai vari comuni della zona nessuna risposta alla nostra richiesta su un eventuale trafugamento dal cimitero.

Ago


lunedì 21 gennaio 2008

Qualcuno ci liberi dai rifiuti

Ci sono diversi modi di rovinarsi, almeno in parte, una domenica. In questo caso non è stata la sveglia di buon'ora in una giornata di nebbia di quelle che si tagliano con il coltello per partecipare a una camminata nei boschi di Gorla Minore e dintorni con temperatura prossima allo zero termico. E neppure arrivare all'ultimo momento al raduno di partenza e trovarsi a percorrere praticamente da soli in questo clima quasi surreale una parte del tracciato. Anche la quantità di fango incontrata strada facendo alla fine si è rivelata parte del gioco. Perfino alle moto da cross, (parecchie senza targa) che la fanno da padrone senza confini in tutti i sentieri dei boschi scavando buche innaturali, ci si può rassegnare.

Quello a cui proprio non vogli abirtuarmi, che mi fa provare ogni volta un misto di rabbia e incredulità e che mi ha fatto quai pentire di aver portato due bambine al via di una "Camminata tra i boschi" è la quantità di spazzatura incontrata per strada.

La situazione di questa zona è infatti veramente al limite della sopportazione. Forse anche oltre. Camminando per questa importante fascia di boschi che va da Castellanza fino a Tradate (in pratica a lato della SP19), lo spettacolo è decisamente scoraggiante. Nei boschi c'è di tutto. Non si parla di bottiglie, latte di varie dimensioni, scatole o cose del genere. Non passsano dieci metri senza incontrare decine di sacchi (di notevoli dimensioni) colmi di spazzatura, elettrodomestici, mobili, pneumatici, pezzi di automobili e perfino un'automobile intera, o quello che ne resta. Rifiuti domestici e industriali, contenitori sospetti e altro ancora.

Si può fare un gioco: pensare a un oggetto qualsiasi e contare quanto tempo passa prima di trovarlo abbandonato. Non ne passerà molto.

Per questa volta, voglio mettere da parte la diplomazia: è possibile che nessun amministratore locale si renda conto della situazione? Che nessuno di questi si prenda il disturbo di camminare per queste zone sotto il proprio controllo? Se anche dovesse capitare, voltare lo sguardo dall'altra parte non serve, tanto lo spettacolo sarebbe lo stesso. Già lo spettacolo ai lati delle strade è imbarazzante, ma addentrandosi nei boschi, un nostro patrimonio che sta andando a ramengo, c'è solo da vergognarsi di appartenere alla stessa specie di chi compie impunito questo scempio.

E' evidente che l'impegno attuale non basta. Non bastano le domeniche ecologiche un paio di volte all'anno, non bastano le operazioni di facciata per la pulizia saltuaria di tratti bene in vista. Gl imbecilli non hanno confini, a mio giudizio serve una strategia collettiva, di tutti i Comuni insieme, magari con l'aiuto della Provincia, per un intervento radicale e duraturo. E possibilmente tempestivo.

A meno che qualcuno non sia invidioso dell'attenzione che i media stanno dedicando alla Campania e che da buon lombardo voglia dimostrare di poter fare di meglio. Siamo sulla strada giusta.

Geppe