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martedì 12 febbraio 2008

(Quasi) miracolo a Busto FS

L'altra mattina alla stazione FS di Busto Arsizio nell'aria c'era qualcosa di strano. E non si trattava della frescura tipica di una mattina di inverno. E neppure di qualche passaggio di autoveicoli particolarmente inquinante nelle vicinanze. Nè tantomeno del pendolare poco pratico di sapone e affini o debole di intestino. Era come se un ambiente da anni familiare, all'improvviso non fosse più lo stesso, ma senza riuscire a capire esattamente cosa fosse cambiato.

Fino a quando l'occhio non cade sui binari. Qua, non c'era dubbio, i conti non tornavano. E, infatti, era avvenuto quello che si poteva considerare un mezzo miracolo: erano stati puliti!!!

Strati e strati di spazzatura di ogni tipo (mozziconi, bottiglie, fazzoletti, lattine, giornali, ombrelli, ecc.) che i soliti incivili in anni e anni erano riusciti ad accumulare sfidando le intemperie e le leggi della chimica, erano stati rimossi. Anche il mitico giubbotto della foto (o quello che ne restava) fedelmente al suo posto da 15 anni era stato classificato come banale spazzatura e di conseguenza rimosso.

Scartata l'ipotesi che fosse passato un patito di antiquariato a razzolare il tutto, tanta era l'incredulità da non essersi accorti che in realtà l'intervento non aveva riguardato solo i binari. Nella selva di vegetazione incolta retrostante, era stato messo un certo ordine. Rimossa l'immondizia, è stata addirittura sfoltita la vegetazione. In mezzo a quello che fino a pochi giorni prima poteva essere studiato come caso particolare di habitat urbano in evoluzione nei decenni, sono spuntate addirittura le rovine di quella che sembra una fontana. Ora, che a nessuno venga in mente neppure lontanamente di ripristinarla per provare rendere la stazione una ambiente umano, perchè altrimenti con tutte queste novità i pendolari rischiano una crisi di identità.

Fatto tesoro della gradita novità, in attesa del treno però, l'occhio cade dall'altra parte dei binari, e i conti allora fanno presto a tornare. Non senza una certa enfasi, pochi giorni prima infatti, era stata inaugurata l'area per il deposito delle biciclette. Difficile non pensare che qualcuno si sia ricordato di svolgere la manutenzione ordinaria della stazione esclusivamente a questo fine.

Per il momento, quindi, meglio godersi una stazione se non altro un po' più presentabile del solito. A rassicurare i pendolari però, ci pensa tutto il resto: vetri rotti, emittitrici di biglietti storicamente guaste (viene il sospetto per contratto) e tettoia colabrodo restano fedelmente al loro posto. Nel frattempo, si accettano scommesse sulla prossima pulizia dei binari: la data favorita è il 2015.

Geppe

martedì 5 febbraio 2008

Buongiorno Italia!


....e se il "Buongiorno" si vede dal mattino...

Stamattina mentre camminavo un po' in giro qui e là mi son riproposto di scrivere qualcosa sul blog a continuazione dei post precedenti sulla condizione disastrosa dei nostri boschi valligiani.
Facciamo un gioco oggi! Indovinate quale è la foto scattata a Napoli, quella a Castellanza (Va) e quella a Rescaldina (Mi) !

Facilissimo trovare quella di Rescaldina, il comune con una delle discariche piu' grandi d'Italia.
Poco (!!!!!!!) pattume in giro per le strade ma tanto nei boschi, lontano da occhi indiscreti e poi avrete sicuramente intravisto il cartello stradale che indica la localita'.

Napoli si riconosce perfettamente dal cartello "IL VERDE E' TUO DIFENDILO"... ma sorge un dubbio....che sia il colore dei biglietti da 100 euro?

Castellanza difende nulla. Ha fatto suo il motto RAI " di tutto di piu' " e basta girare tra le strade e nei boschi attorno per rendersi conto quanto sia fedele agli insegnamenti che ci propinano al piccolo prezzo di 106 euro annuali.

Non e' stato un buongiorno...proprio per nulla.
Ago

giovedì 24 gennaio 2008

La nebbia in Valle

Ho partecipato anche io come Geppe alla manifestazione podistica di domenica scorsa sui sentieri attorno a Gorla Minore. Ho camminato per un lungo tratto con persone provenienti da Milano e il discorso non poteva che essere sul pattume, sulla discarica di Mozzate, che sembra sia destinata a ospitare parte dei poveri resti della civiltà meridionale, e sul fatto che la nostra bellissima Valle sia invasa da ogni tipo di spazzatura buttata con noncuranza a lato dei sentieri dei boschi.

Non si riesce proprio a dare una ragione a questa abitudine consolidata di menti bacate che fanno scempio di un territorio ancora bellissimo e invitante.

Nella nebbia, per la gioia dei fotoamatori, scorci di paesaggi di campagna d'altri tempi ma intervallati da visioni di cumuli di rifiuti portati li' non si capisce come e addirittura con fatica.

Un ricordo personale mi riporta indietro nel tempo quando con il Gruppo Tapascioni (non esistevano ancora le organizzazioni verdi verdine verdone e verdacce ...ed evito polemiche...) e con il misero contributo comunale di alcuni attrezzi da lavoro, avevo organizzato la pulizia della strada che porta al Museo d'Arte Moderna Pagani di Castellanza(http://www.museopagani.it/).

DA NON CREDERE : abbiamo trovato perfino una LAPIDE TOMBALE con tanto di nome e cognome nascosta tra i rovi del bosco e da una montagnola di rifiuti! Purtroppo dai vari comuni della zona nessuna risposta alla nostra richiesta su un eventuale trafugamento dal cimitero.

Ago


lunedì 21 gennaio 2008

Qualcuno ci liberi dai rifiuti

Ci sono diversi modi di rovinarsi, almeno in parte, una domenica. In questo caso non è stata la sveglia di buon'ora in una giornata di nebbia di quelle che si tagliano con il coltello per partecipare a una camminata nei boschi di Gorla Minore e dintorni con temperatura prossima allo zero termico. E neppure arrivare all'ultimo momento al raduno di partenza e trovarsi a percorrere praticamente da soli in questo clima quasi surreale una parte del tracciato. Anche la quantità di fango incontrata strada facendo alla fine si è rivelata parte del gioco. Perfino alle moto da cross, (parecchie senza targa) che la fanno da padrone senza confini in tutti i sentieri dei boschi scavando buche innaturali, ci si può rassegnare.

Quello a cui proprio non vogli abirtuarmi, che mi fa provare ogni volta un misto di rabbia e incredulità e che mi ha fatto quai pentire di aver portato due bambine al via di una "Camminata tra i boschi" è la quantità di spazzatura incontrata per strada.

La situazione di questa zona è infatti veramente al limite della sopportazione. Forse anche oltre. Camminando per questa importante fascia di boschi che va da Castellanza fino a Tradate (in pratica a lato della SP19), lo spettacolo è decisamente scoraggiante. Nei boschi c'è di tutto. Non si parla di bottiglie, latte di varie dimensioni, scatole o cose del genere. Non passsano dieci metri senza incontrare decine di sacchi (di notevoli dimensioni) colmi di spazzatura, elettrodomestici, mobili, pneumatici, pezzi di automobili e perfino un'automobile intera, o quello che ne resta. Rifiuti domestici e industriali, contenitori sospetti e altro ancora.

Si può fare un gioco: pensare a un oggetto qualsiasi e contare quanto tempo passa prima di trovarlo abbandonato. Non ne passerà molto.

Per questa volta, voglio mettere da parte la diplomazia: è possibile che nessun amministratore locale si renda conto della situazione? Che nessuno di questi si prenda il disturbo di camminare per queste zone sotto il proprio controllo? Se anche dovesse capitare, voltare lo sguardo dall'altra parte non serve, tanto lo spettacolo sarebbe lo stesso. Già lo spettacolo ai lati delle strade è imbarazzante, ma addentrandosi nei boschi, un nostro patrimonio che sta andando a ramengo, c'è solo da vergognarsi di appartenere alla stessa specie di chi compie impunito questo scempio.

E' evidente che l'impegno attuale non basta. Non bastano le domeniche ecologiche un paio di volte all'anno, non bastano le operazioni di facciata per la pulizia saltuaria di tratti bene in vista. Gl imbecilli non hanno confini, a mio giudizio serve una strategia collettiva, di tutti i Comuni insieme, magari con l'aiuto della Provincia, per un intervento radicale e duraturo. E possibilmente tempestivo.

A meno che qualcuno non sia invidioso dell'attenzione che i media stanno dedicando alla Campania e che da buon lombardo voglia dimostrare di poter fare di meglio. Siamo sulla strada giusta.

Geppe