Troppo poca l'informazione diramata ai cittadini su quanto sta cambiando del progetto di interramento FNM. Ci ha pensato il PD cittadino a organizzare un incontro sul tema FNM: cosa succede invitando l'Assessore alla partita in Regione Lombardia, FNM, RFI, il sindaco Farisoglio e i suoi predecessori.
Esclusi due 'ex', non si è presentato nessuno degli illustri invitati, ma la serata è stata comunque utile e animata. Rita di Sapio, portavoce del PD cittadino, ha presentato con scarna essenzialità i fatti, quei fatti che ogni giorno diventano sempre più distanti e confusi sotto alla coltre di polemiche e schermaglie inconcludenti.
Questo argomento centrale nel futuro della città sembra giacere nell'oblio dell'Amministrazione. In sostanza, esiste un accordo (del 2001) che deve essere fatto rispettare attraverso l'organismo presposto (Collegio di Viglianza sull'interramento FNM a Castellanza) del quale fa parte il nostro Sindaco.
Su Castellanzainrete.it Abbiamo già manifestato perplessità sulla incerta attività di questo organismo e sulla assoluta mancanza di informazione sull'attività delo stesso, ad esempio a valle della riunione del 29 maggio 2007. Della successiva riunione del 16 ottobre 2007 si trova una sola traccia in un articolo della Prealpina del giorno successivo a pag.12 dell'edizione di Busto, roboante titolo "Fermata di Nizzolina, passi avanti". Da allora silenzio.
Ma qualcuno deve chiedere con forza che si vada avanti a progettare il completamento degli accordi, proprio ora ch emancano pochissimi mesi (6?) all'avviamneto dlel'esercizio del binario interrato con conseguente chiusura della vecchia stazione.
Dopo tanto inspiegabile silenzio risulta strano che ora il semplice fatto di vedere avanzare la fase di progettazione esecutiva del raccordo Y, già previsto, getti tanto scompiglio, fino al punto di indurre il Sindaco ad una affrettata conferenza stampa il 9 maggio. La vera novità, per chi non c'era, è che il sottopasso di Via Morelli non ci sarà più (nell'ipotesi progettuale presentata ma non ancora approvata). Sembra che alla radice di questo cambiamento ci sia il desiderio di chi ci doveva mettere i fondi (lo Stato) di risparmiare un centinaio di milioni di Euro, realizzando il raccordo Y in superficie anzichè interrato. Con le conseguenze che si possono immaginare.
C'è chi, esasperato, ha distribuito un volantino che inneggia alla trasformazione in esercizio stile metropolitana del tratto FNM da Busto Arsizio a Saronno, ma questa ennesima battaglia dell'ultra ottantenne Ing. Tellarini rischia solo di distogliere nuovamente l'attenzione dal vero problema: portare a compimento in modo completo e tempestivo gli accordi in essere del 2001.
Ma non tutto è perduto e ieri un comunicato stampa del Sindaco anticipava novità positive sulla questione. Speriamo bene ma comunque a nostro avviso non deve più mancare mancare un presidio puntuale dell'accordo, in particolare sui due punti:
1) realizzazione del sistema di trasporto sostitutivo (tram-treno o autobus) dalla vecchia stazione FNM alla nuova stazione ed a quella di Busto FS;
2) cessione al Comune del sedime dei vecchi binari da parte di FNM (in uso e non in proprietà ma ... meglio che niente per poter autonomamente gestire il futuro di quei binari)
All'incontro di ieri sera, stranamente, alcuni vecchi sostenitori della seconda fermata (ai confiini con Rescaldina) hanno affermato che ormai il progetto è irrealizzabile, irriducibili sostenitori della vecchia stazione hanno ammesso l'importanza della nuova di interscambio, ex-sindaci hanno lodato e condiviso le idee dei loro ex-rivali elettorali. Insomma: la piacevole novità è che tutti si vogliono dare da fare per sbloccare la situazione e sembra fiorire un clima di nuova disponibilità.
Ma perchè aspettare tanto? Il 'disastro' era annunciato, il 30 gennaio 2007 pubblicavamo un articolo tratto da Varesefocus che terminava con queste parole, quanto mai attuali: "Il rischio è che il pur nobile tentativo di salvare in extremis la fermata castellanzese faccia perdere opportunità alla città sull'altro fronte: quello del dialogo con ferrovie ed enti locali limitrofi, in modo da predisporre collegamenti efficienti e a basso impatto con la nuova "grande stazione”.
Ma è inutile piangere sul latte versato, "è inutile continuare a guardare al passato" ha ammonito ieri l'ex Sindaco Livio Frigoli, attualmente Coordinatore della Segreteria Tecnica del Patto per il territorio del Nord Ovest Milano, che oggi partecipa in tale veste in regione ai tavoli che trattano del terzo binario FS tra Rho e Gallarate.
Speriamo allora che il Sindaco si confronti, se non con tutti i cittadini, almeno con i tre Consiglieri Comunali membri della maggioranza presenti in sala e cerchi di recuperare il tempo perduto. Come minimo dovrebbe correttamente e costantemente informare i cittadini e il Consiglio Comunale: avere cancellato la sezione della rete civica sull'interramento e non avere pubblicato almeno una sintesi dei verbali del Collegio di Vigilanza è stata una mossa proprio sbagliata da parte sua e di chi lo sostiene.
Esclusi due 'ex', non si è presentato nessuno degli illustri invitati, ma la serata è stata comunque utile e animata. Rita di Sapio, portavoce del PD cittadino, ha presentato con scarna essenzialità i fatti, quei fatti che ogni giorno diventano sempre più distanti e confusi sotto alla coltre di polemiche e schermaglie inconcludenti.
Questo argomento centrale nel futuro della città sembra giacere nell'oblio dell'Amministrazione. In sostanza, esiste un accordo (del 2001) che deve essere fatto rispettare attraverso l'organismo presposto (Collegio di Viglianza sull'interramento FNM a Castellanza) del quale fa parte il nostro Sindaco.
Su Castellanzainrete.it Abbiamo già manifestato perplessità sulla incerta attività di questo organismo e sulla assoluta mancanza di informazione sull'attività delo stesso, ad esempio a valle della riunione del 29 maggio 2007. Della successiva riunione del 16 ottobre 2007 si trova una sola traccia in un articolo della Prealpina del giorno successivo a pag.12 dell'edizione di Busto, roboante titolo "Fermata di Nizzolina, passi avanti". Da allora silenzio.
Ma qualcuno deve chiedere con forza che si vada avanti a progettare il completamento degli accordi, proprio ora ch emancano pochissimi mesi (6?) all'avviamneto dlel'esercizio del binario interrato con conseguente chiusura della vecchia stazione.
Dopo tanto inspiegabile silenzio risulta strano che ora il semplice fatto di vedere avanzare la fase di progettazione esecutiva del raccordo Y, già previsto, getti tanto scompiglio, fino al punto di indurre il Sindaco ad una affrettata conferenza stampa il 9 maggio. La vera novità, per chi non c'era, è che il sottopasso di Via Morelli non ci sarà più (nell'ipotesi progettuale presentata ma non ancora approvata). Sembra che alla radice di questo cambiamento ci sia il desiderio di chi ci doveva mettere i fondi (lo Stato) di risparmiare un centinaio di milioni di Euro, realizzando il raccordo Y in superficie anzichè interrato. Con le conseguenze che si possono immaginare.
C'è chi, esasperato, ha distribuito un volantino che inneggia alla trasformazione in esercizio stile metropolitana del tratto FNM da Busto Arsizio a Saronno, ma questa ennesima battaglia dell'ultra ottantenne Ing. Tellarini rischia solo di distogliere nuovamente l'attenzione dal vero problema: portare a compimento in modo completo e tempestivo gli accordi in essere del 2001.
Ma non tutto è perduto e ieri un comunicato stampa del Sindaco anticipava novità positive sulla questione. Speriamo bene ma comunque a nostro avviso non deve più mancare mancare un presidio puntuale dell'accordo, in particolare sui due punti:
1) realizzazione del sistema di trasporto sostitutivo (tram-treno o autobus) dalla vecchia stazione FNM alla nuova stazione ed a quella di Busto FS;
2) cessione al Comune del sedime dei vecchi binari da parte di FNM (in uso e non in proprietà ma ... meglio che niente per poter autonomamente gestire il futuro di quei binari)
All'incontro di ieri sera, stranamente, alcuni vecchi sostenitori della seconda fermata (ai confiini con Rescaldina) hanno affermato che ormai il progetto è irrealizzabile, irriducibili sostenitori della vecchia stazione hanno ammesso l'importanza della nuova di interscambio, ex-sindaci hanno lodato e condiviso le idee dei loro ex-rivali elettorali. Insomma: la piacevole novità è che tutti si vogliono dare da fare per sbloccare la situazione e sembra fiorire un clima di nuova disponibilità.
Ma perchè aspettare tanto? Il 'disastro' era annunciato, il 30 gennaio 2007 pubblicavamo un articolo tratto da Varesefocus che terminava con queste parole, quanto mai attuali: "Il rischio è che il pur nobile tentativo di salvare in extremis la fermata castellanzese faccia perdere opportunità alla città sull'altro fronte: quello del dialogo con ferrovie ed enti locali limitrofi, in modo da predisporre collegamenti efficienti e a basso impatto con la nuova "grande stazione”.
Ma è inutile piangere sul latte versato, "è inutile continuare a guardare al passato" ha ammonito ieri l'ex Sindaco Livio Frigoli, attualmente Coordinatore della Segreteria Tecnica del Patto per il territorio del Nord Ovest Milano, che oggi partecipa in tale veste in regione ai tavoli che trattano del terzo binario FS tra Rho e Gallarate.
Speriamo allora che il Sindaco si confronti, se non con tutti i cittadini, almeno con i tre Consiglieri Comunali membri della maggioranza presenti in sala e cerchi di recuperare il tempo perduto. Come minimo dovrebbe correttamente e costantemente informare i cittadini e il Consiglio Comunale: avere cancellato la sezione della rete civica sull'interramento e non avere pubblicato almeno una sintesi dei verbali del Collegio di Vigilanza è stata una mossa proprio sbagliata da parte sua e di chi lo sostiene.
Celso
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