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giovedì 6 maggio 2010

La Valle Olona su Tutto MTB, che brutta figura


Alla fine abbiamo raggiunto il nostro scopo e cioè quello di far andare la Valle Olona su una rivista del settore della Mountain Bike. Ma come molti di voi noteranno nell'articolo in questione, non è proprio il modo migliore per comparire sulla stampa!!!

Noi avremmo preferito che la rivista ci dedicasse cinque pagine di sentieri, trail, foto e gente che va in bici, con i riferimenti alle nostre escursioni guidate e a tutto il resto. Invece la Valle Olona è stata di spunto a Matteo Cappè per il redazionale che da tempo aveva in mente di pubblicare, ma non aveva mai trovato la scintilla giusta...

Quello che vedete nella foto è un tratto di sentiero che si trova sopra Castiglione Olona, e visto che le moto da enduro non riescono piu a passare all'interno di quella trincea, nelle sue vicinanze ne stanno formando un'altro, con il sentiero che passa li vicino è completamente deturpato dal continuo passaggio di moto da enduro e centauri incapaci di guidarle. E la cosa più incredibile è che non si tratta di un avvallamento naturale. Dove prima c'era infatti un sentiero transitabile da chiunque a piedi o in bicicletta, ora c'è questo capolavoro.

Vorrei far notare che all'interno del Parco RTO è fatto assoluto divieto di passare con le moto da cross, come anche sulla pista ciclabile finanziata con i soldi della Provincia, alla quale probabilmente non interessa che tutti i lavori fatti ed i soldi spesi per la pista ciclabile vengano resi vani, visto che ha patrocinato non meno di 2 settimane fa un evento enduro che ha lasciato i suoi segni nella terra della Valle Olona
Se le Amministrazioni locali non si interessano dello stato di abbandono del Parco RTO e del fatto che le moto da enduro e i rispettivi proprietari continuano a deturparne i sentieri e le piste ciclabile, almeno ci dicano perchè sono stati spesi 25.000 euro per far si che i sentieri venissero segnalati con cartelli e tutto il resto...A che pro???

mercoledì 17 febbraio 2010

C'è poco da sperare in un parco in mano ai vandali

Sono sempre più latitante su questo blog, e mi dispiaccio di questa cosa, veramente.
Per fortuna, o purtroppo per qualcuno, le attività che abbiamo messo "in moto" per la promozione sportiva e turistica in Valle Olona stanno prendendo forma e riscontro anche da parte degli appassionati come spesso leggete su questo blog, quindi sono un pò preso.


L'ultimo risultato raggiunto è il servizio di 4 pagine che la rivista Tutto Mountain Bike ci ha dedicato nel numero di febbraio 2010, un grande successo per noi, considerato che siamo al 2° anno di attività


Ma la mia riflessione di oggi è riferita ad altro.


Un paio di settimane fa mi trovavo per i boschi con Matteo Cappè, fotografo professionista e giornalista che collabora con riviste di settore ed extra settore, con il quale stiamo organizzando un workshop fotografico per il 28 Febbraio 2010 in Valle Olona dedicato alla fotografia "in Action".
Durante il nostro giro, cercando degli spot (luoghi) dove poter effettuare la parte pratica del workshop e far esercitare i fotografi, siamo arrivati in zona Castiglione Olona, sulla piana alta di Caronno Corbellaro, dove abbiamo trovato uno splendido spot (un single track lungo almeno due km tra gli alberi, curve e contro-curve veloci e tecniche al punto giusto) perfetto per lo scopo e perfetto anche per montare un north shore (passerella in legno) per dare ai due rider che faranno da "modelli" lo spunto giusto per saltare, sfruttando anche un albero abbattuto e non ancora rimosso (ce ne sono una miriadi come lui adagiati sul fondo del canale dove scorrono il Rile ed il Tenore).

Matteo è rimasto allibito dai solchi scavati dalle moto da cross, facendo foto e trovando spunto per la riflessione che pubblicherà su una delle riviste con le quali collabora. Di contro, io gli ho risposto che non mi meraviglio più, visto che le amministrazioni non fanno niente per far si che ciò non accada e viste le affermazioni di alcuni facinorosi quando abbiamo cercato di segnalare il problema e visto che si stanno spendendo soldi di noi contribuenti.


Se poi ci mettiamo anche il fatto che sono stati spesi fior di euro per segnalare dei sentieri che nessuno userà mai in bike visto che sono impraticabili, a volte il passaggio delle moto da cross aiuta a far si che si faccia della manutenzione o che si aprano delle nuove "vie" all'interno dei boschi stessi


Mentre continuavo a mostrare a Matteo l'area, con l'intento di convincerlo a pubblicare un servizio sulla Valle Olona e sulle potenzialità della zona per il turismo in bike o per il semplice "riding" domenicale con pranzo in agriturismo degli appassionati, ci siamo diretti verso ciò che noi definiamo il "Radicione Trail", un sentiero che taglia dentro al bosco per 3 km circa e che ha, o meglio aveva, come "attrattiva" uno scalino alto circa un metro, molto tecnico, da droppare (saltare) o affrontare con un gesto tecnico non indifferente.

Arrivati nella zona clou, proprio in prossimità della radice, sono rimasto sconfortato da quello che ho visto: scalino sparito, radice divelta e al suo posto, a causa del continuo passaggio "senza cervello" delle moto da cross, una piccola salitina, ormai innocua anche al passaggio di una graziella... a incorniciare il fenomenale lavoro di chi continua ad affermare che il parco è di tutti, e di conseguenza anche delle moto, un solco, della larghezza del copertone delle moto, alto pressapoco 150cm a destra ed un nuovo passaggio tra gli alberi a sinistra, cha ha già iniziato a prendere la forma di quello di destra.

Mi sono vergognato come un ladro per aver portato Matteo li, gli ho detto di scusarmi ma non mi aspettavo di trovare una roba del genere, visto che non passavo di la da almeno 3 mesi; gli ho anche detto di non prendere in considerazione la mia proposta di fare un servizio della Valle, perchè non voglio far fare figure alla rivista e a lui che scrive, se mai qualcuno venisse in zona e trovasse uno "spettacolo" del genere, invece di trovare dei trails (tracciati) scorrevoli e naturali...non rotaie all'interno delle quali rischiare di morire a causa dell'ignoranza, della maleducazione e del poco senso civico di alcune persone che non rispettano il loro territorio ed il prossimo, fregandosene dei divieti e di tutto il resto


Spero che riusciremo presto nella nostra opera di convincimento sulle amministrazioni, facendo in modo così di dare vita ad un comitato di Associazioni che si preoccuperanno di fare da occhio vigile dei Parchi Locali e nel contempo di occuparsi di sistemare i danni fatti dai suddetti "padroni del bosco" in modo da consentire agli appassionati delle due ruote non a motore, e non solo, di poter circolare nel parco ammirandone le bellezze, senza rischiare di finire con le ruote, o con le gambe, all'interno di una di queste famigerate trincee rischiando di rompersi l'osso del collo.


Sempre a disposizione per chiarire eventuali dubbi, perplessità ed incertezze a tutti coloro che ne hanno, come qualcuno che tempo fa aveva fatto la voce grossa pensando di metterci a tacere...


Never Stop Riding, Fatti non pugnette

Marco

venerdì 4 dicembre 2009

Amara realtà: non tutti i mali vengono per nuocere

Ultimamente, per millee piu comprovati motivi, mi trovo spesso e volentieri assente dal pubblicare le mie esternazioni sul blog, più che altro perchè la vita e la "piega" presa da ASD Emissioni Zero che rappresento diventano sempre più attive, ma anche importanti da seguire... Quindi, poco tempo da dedicare al blog, salvo fatto per qualche operazione veloce di diffusione di comunicati stampa prima e dopo gli appuntamenti che organizziamo.

Proprio durante, e anche a seguito di, uno di questi, mi ero ripromesso di postare un piccolo pensiero.

Come potete leggere a questa pagina web, un paio di settimane fa sono venuti a trovarci in Valle Olona i giornalisti di MTB-Passion, sito Web di settore sponsorizzato da LaStampa.it

Durante il giro, i giornalisti hanno potuto constatare la varietà dei percorsi della Valle Olona, ma anche la condizione in cui versano i sentieri, per mille e piu comprovate cause.
Quando ci siamo spostati al Parco Campo dei Fiori, i giornalisti hanno notato una peggiore condizione dei sentieri di zona, specie in quelli un pò più isolati e di rado passaggio di podisti ed escursionisti a piedi, commentando con un "pensavamo di trovare questo parco, essendo Regionale, con una sentieristica in condizioni migliori rispetto alla Valle Olona, qui sembra proprio tutto abbandonato"
Al che mi sono sentito di esclamare "fortuna allora che in Valle passano le moto da cross sui sentieri, almeno ce li tengono puliti, visto che le Amministrazioni non ne vogliono proprio sapere!".

Marco

martedì 21 luglio 2009

Che bello pedalare in Valle Olona

Sabato mattina,dopo lungo tempo, ho finitamente potuto riassaporare la bellezza di una bella pedalata in Valle Olona tirata e come piace a me.

Tra escursioni a richiesta, dimostrazioni gravity, appuntamenti collegati all’Associazione e al programma annuale, ma soprattutto anche a causa dell’infiammazione al tendine rotuleo provata dall’intervento al ginocchio dello scorso anno (e conseguente perdita di tonicità muscolare e allenamento dovuti ai 6 mesi di stop completo dall’attività) era un po’ di tempo che non riuscivo a fare una bella sessione in mountain bike come piace a me.

Ma soprattutto, quello che mi mancava, era anche una sessione di esplorazione dei sentieri e del circondario per dare un’occhiata allo stato d’uso e alle condizioni in cui gli stessi versano.

Non appena entrato sulla pista ciclabile a Olgiate Olona, ho subito notato, per la prima volta e con estremo piacere, che anche il Fiume Olona ha un fondale ben visibile e la quantità di schiuma che solitamente galleggia in quella zona, sembra diminuita.

Più avanti, i lavori che la Provincia di Varese sta realizzando per offrire alla cittadinanza una pista ciclabile degna del nome sono notevoli e il cantiere procede a tutta; significativo anche tutto il lavoro della palizzata al lato della stessa, piuttosto che gli attraversamenti sui binari dell’Antica Ferrovia della Valmorea.

Arrivato a Cairate, uscendo dalla Cartiera Vita Mayer, incontro tre motociclisti che incuranti di divieti di accesso, proprietà private, cancelli e quant’altro, ben pensano di testare le proprie moto sul fondo appena steso per la pista ciclabile… Ci vuole l’intelligenza di un’ignorante per fare una cosa del genere, visto che i soldi che la Provincia sta spendendo per questi lavori sono probabilmente anche i loro…

Di buon passo risalgo la Valle e mi dirigo a Castelseprio, per dare un’occhiata anche qui allo stato d’uso dei sentieri. Al solito, tracce di fuoristrada, quad e moto da cross la fanno da padrone, ma fortunatamente il terreno è abbastanza asciutto quindi si passa senza troppe difficoltà.

Nella zona dove tempo fa il fuoco aveva dato una bella ripulita all’incuria di disinteressati proprietari e amministrazioni locali, ci vorrebbe una bella passata di Corpo Forestale dello Stato in modo da rimuovere tronchi vecchi e bruciati, e lasciare spazio alle nuove leve del bosco; non tutti i mali vengono però per nuocere, e il fuoco ha fatta una bella pulizia di foglie e roveti, quindi si va avanti che è un piacere, specie in discesa!!!

A Gornate Olona tutto torna a essere familiare, visto che qui sono passate la maggioranza delle Escursioni di Emissioni Zero di quest’anno; non appena superato l’agriturismo Cascina Martina, mi addentro nel bosco e percorsi 100mt prendo una bella discesa sulla destra che farebbe sognare qualunque discesista: va giù che è un piacere, mi sa proprio che qui ci portiamo una bella gara molto presto!!!

L’escursione prosegue fino a Castiglione Olona e stranamente non incontro moto da cross, non ne sento il rumore ne tanto meno si vedono tracce di pneumatici sul terreno: avranno finalmente capito??

Io ci credo poco, ma ci spero, perché al Valle Olona è anche un po’ mia.

Marco

martedì 12 maggio 2009

Un patrimonio di tutti rovinato da pochi

Ottima giornata domenica 3 Maggio per un'escursione in mountain bike all'interno del Parco del Rile Tenore Olona. Temperatura mite, cielo limpido, sentieri quasi buoni (solo un po' troppo umidi a causa dei rovesci dei due giorni precedenti).

Ottima anche la compagnia degli escursionistiai quali le Guide di ASD Emissioni Zero hanno potuto mostrare le bellezze naturali della Valle Olona. Molti di loro non si aspettavano di trovare in un zona più nota per le industrie tessili e cartiere passaggi all'interno dei boschi e scorci di natura che non hanno nulla da invidiare a molte zone dell'Italia più note per natura e paesaggi.

Percorso il tratto Cairate-Castiglione Olona-Cairate attraverso gli scavi archeologici di Castelseprio, parte dell'anello dei lavatoi e le forre dell'Olona e il fondovalle via Torba-Castelseprio, invogliati anche dal divieto di circolazione per i mezzi a motore all'interno del Parco voluto dall'Amministrazione comunale di Castiglione Olona, finalmente liberi di andare senza dover fare troppo caso a fuoristrada con autisti minacciosi, moto da enduro con enduristi poco rispettosi dei divieti e quad liberi di poter scavare lagune impercorribili ai più.

Purtroppo invece abbiamo trovato nell'ordine: immondizia abbandonata a Caronno Corbellaro (molta della quale stanzia in quell'area già dall'escursione dello scorso 1 Marzo), fuoristrada parcheggiati in un prato non troppo distante dall'Agristurismo Cereda, paludi impercorribili scavate da fuoristrada e quad irrespettosi e minacciosi, oltre ai soliti Enduristi della domenica, pronti a deliziarci con la loro poca intelligenza nell'esibirsi in impennate e sgasate all'entrata e all'uscita del guado del fiume (passione di ogni biker, ma non effettuabili dappertutto) a Castiglione Olona, proseguendo così la propria opera di danneggiamento delle sponde del guado stesso. Gli stessi motociclisti sono i fautori di tutte quelle trincee nel tempo scavate all'interno dei sentieri, che rendendo il passaggio delle biciclette (ma anche dei pedoni) praticamente impossibile.

Per noi, che vorremmo continuare nell'opera di promozione di questo lembo di Lombardia molto bello sotto il punto di vista naturalistico ma anche storico-culturale piuttosto che gastronomico, tutti questi gap sono insormontabili in quanto non possiamo, anche se vorremmo, garantire all'escursionista medio in bicicletta dei sentieri per tutti i gusti (anche se potrebbe essere possibile). Infatti, tutti i lavori che vorremmo realizzare per rendere i sentieri tali, sarebbero inutili e vani a causa di tutto quanto elencato pocanzi.

La nostra idea sarebbe di realizzare, grazie al supporto di un'azienda che fa questo genere di lavori (www.4guimp.it), strutture north-shore in legno (passerelle) utili a due scopi: addolcire i passaggi difficoltosi e tecnici in modo da renderli praticabili a tutti e offrire l'opportunità agli amanti delle discipline più adrenaliniche di cimentarsi nelle proprie attività preferite (downhill, free ride, sloop style).

Facile immaginare quanti bimbi potrebbero uscire contenti da un'escursione in Valle Olona che si conclude con il passaggio a pelo dell'acqua dul fiume senza correre rischi.

A questo punto mi chiedo: è possibile che tutto quello che è stato fatto dalle Amministrazioni locali, tutto quello che è stato scritto da noi e dai nostri partner stampa, tutte le lamentale dei privati cittadini (alcuni dei quali minacciati di morte da sedicenti enduristi e fuorsitradisti per aver fatto notare che il transito ai loro veicoli è vietato nelle aree del Parco), tutti i cartelli di divieto e quant'altro, siano uno sforzo vano???

Dove sono le Amministrazioni Provinciali e Regionali (e perchè no, i Ministeri che tanto vogliono rilanciare il turismo, il territorio e le bellezze naturali e storiche italiane) e soprattutto, dove sono la Polizia Forrstale, i Ranger, la Protezione Civile e i fondi per istituire delle Guardie Parco e le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) che potrebbero dare un taglio a questa mancanza di rispetto per l'altrui lavoro e per gli sforzi che le Amministrazioni Locali stanno facendo per rendere la bassa provincia varesina vivibile per tutti??

Domenica noi in escursione c'erano cinque persone di Milano: hanno apprezzato il nostro lavoro di promozione, non pensavano di trovare tutta questa naturalezza nella zona, e si sono detti invidiosi del fatto che noi ci possiamo godere quei sentieri senza dover scappare dalla città; non rendiamo vani gli sforzi di chi sta facendo o che ha fatto molto per far si che tutto ciò esistesse.

Questo è un appello della nostra Associazione alla stampa locale e non, nella speranza di poter sensibilizzare chi potrebbe dare una svolta al sacrilegio del bosco.

Parla una persona non originaria dell'area e che non parla per campanilismo.
Grazie dell'attenzione


Marco Angeletti
Presidente ASD Emissioni Zero

giovedì 26 febbraio 2009

Un anno di bici su è giù per la Valle

Beh, mi accingo anche io a scrivere un po' sul blog, so di essere latitante da molto tempo ma tra una cosa ed un'altra è sempre un gran da fare.

A distanza di un anno abbiamo oramai superato quota 100 post, una bella media non c'è che dire...e sempre a distanza di un anno, su per giù, dal mio primo post sono cambiate molte cose: l'allora mio "socio di scorribande" non è più tale, la Valle sta subendo un grosso cambiamento a quanto abbiamo notato dall'escursione di 2 settimane fa, la ciclabile Castellanza-Varese si è allungata fino a giungere a Castelseprio (se pur non completa), è nato Insubria Bike Festival (come avrete notato) e soprattutto è nata ASD Emissioni Zero, la Nostra Associazione di promozione sportiva che servirà a promuovere tutte quelle attività per tramite delle quali si cercherà di dare uno sviluppo turistico alla Valle, ma non solo.
Ma ci sono anche cose che non sono assolutamente cambiate: per esempio i motociclisti che continuano imperterriti a "trafficare" all'interno dei Parchi (soprattutto l'RTO) con le moto incuranti dei cartelli che ne vietano la circolazione e soprattutto incuranti di coloro che circolano a piedi o in bicicletta sui sentieri; oppure i sentieri lasciati a loro stessi e l'immondizia che si accumula all'interno dei boschi, addirittura vicino ai corsi d'acqua

Sabato sono stato alla Conferenza sui Parchi che si è tenuta a Cislago; molto interessante, soprattutto quando uno dei relatori ha puntualizzato sul fatto che sarebbe ora di iniziare a parlare di promozione e riqualificazione dei Parchi piuttosto che continuare a parlare di salvaguardia degli stessi (cosa ormai risaputa e iniziara da tempo), in modo tale da poter anche dimostrare ai cittadini della zona che "non tutto il male viene per nuocere"...perchè molte persone pensano al Parco come ad una limitazione sotto molti aspetti.

Il mio pensiero converge in uno SPOT che potrei così definire


+ PROMOZIONE + GENTE NEI PARCHI + SALVAGUARDIA= - ABBANDONO

Come procedere per realizzare ciò? Io un paio di idee le ho, se volete scrivetemi a emissioni.zero@valleolona.net e ve le esporrò ben volentieri!!!


Marco